Giurie

HO VINTO TRE CALVINI! di Pierpaolo Vettori

venerdì, 16 Dicembre 2011

Spesso si tende a sottovalutare la stupidità umana: la mia, in particolare.

Infatti, dopo aver dilapidato l’eredità dei miei figli in ansiolitici, decido anche quest’anno di partecipare al Premio Calvino. In fondo io non ho figli.

– Bravo! Non devi rinunciare ai tuoi sogni. In bocca al lupo! – dice mia moglie chiudendo la valigia e porgendomi un’istanza di divorzio. (altro…)

GITA AL CALVINO di Riccardo Battaglia

mercoledì, 14 Dicembre 2011

Mi chiamo Riccardo Battaglia, ho più o meno trentacinque anni e sono un musicista. Sono anche un traduttore. Un po’. Ma poi neanche. Diciamo musicista, è quello che c’è scritto sulla carta d’identità.

Per anni ho scritto per lavoro (di musica) e anche per piacere, ma un romanzo non l’ho mai scritto. (altro…)

MEMORIE DEL PREMIO CALVARIO di Pierpaolo Vettori

mercoledì, 14 Dicembre 2011

Le porte della follia si spalancano e riversano urla incomprensibili nella cornetta del mio telefono.

– HO GIA’ DETTO A TUTTI CHE HAI VINTO IL PREMIO CAVOUR PER CUI VEDI DI FARMI FARE UNA BELLA FIGURA!

– Mamma! A parte il fatto che sono le cinque del mattino, io NON ho vinto il Premio Cavour, sono FINALISTA al Premio Calvino. E poi, ti avevo chiesto di non dirlo a nessuno.

– Massì, Cavour, Calvino, è la stessa roba. Piuttosto hai pensato a cosa metterti?

– La premiazione è tra due mesi!!!

– Ecco, hai quindi tutto il tempo per non fare la figura del mezzo scemo.

Riattacco. (altro…)

TITOLI di Mariapia Veladiano

mercoledì, 14 Dicembre 2011

“Il tuo romanzo che titolo ha?”, chiedo al giovanissimo finalista diretto come me al salone d’onore del Circolo dei lettori.

“Pippe”.

“Pippe? Pippe come?”

“Come Pippe? Pippe!”

“Ma sarà una metafora…”

“No”. (altro…)

L’ANTIPATICO di Michele Lamon

mercoledì, 14 Dicembre 2011

Sono in cucina e sto guardando sovrappensiero fuori dalla finestra, quando squilla il cellulare. Il suono prosaico sgretola la mia condizione aulica di sovrappensante e mi fa d’un botto vedere molte cose come stanno. Ad esempio che fuori dalla finestra, in giardino, c’è il mio vicino che indica ripetutamente dalla mia parte proferendo delle parole, ma non riesco a intuire dal labiale che diamine vuole; che è una giornata poco luminosa, proviene quasi più luce dal frigorifero inspiegabilmente aperto; che il frigorifero è inspiegabilmente aperto; che tenere il tetrapack del succo di frutta inclinato sul bicchiere tutto questo tempo è decisamente eccessivo. E che sta squillando il cellulare. (altro…)

A TORINO! AL CALVINO! di Damiano Zerneri

mercoledì, 14 Dicembre 2011

L’avevo di già conosciuta Torino. L’ultima volta ci capitai nel pieno dell’estate, quando le città riescono mezzo disabitate dalle partenze per la villeggiatura. E allora ti appaiono queste strade ortogonali quasi totalmente illuminate di bianco e giallo, come in un levante che nell’onda di calore finisce e cade dentro la pianura. (altro…)

LA BELLA MADAMIN di Giovanni Vergineo

martedì, 13 Dicembre 2011

La città dorme, all’ombra delle Alpi, all’ombra della Mole, all’ombra del cielo silenzioso che comunque la sovrasta, nonostante il traffico, nonostante il caos giovanile primaverile, nonostante la Fiat e le Olimpiadi, nonostante la Sindone.

La città dorme, e quando il mio aereo atterra a Caselle dormo anch’io. (altro…)