37° Edizione

La giuria della XXXVII edizione

giovedì, 1 Febbraio 2024

VIOLA ARDONE

Viola Ardone, napoletana, si è laureata in Lettere nel 1997 con una tesi in Storia del teatro. Dopo un’esperienza editoriale, insegna Italiano e Latino al liceo. Per Einaudi sono usciti i romanzi Il treno dei bambini (2019) ‒ tradotto in 36 lingue, su cui si basa il film di Cristina Comencini presto in sala ‒, Oliva Denaro (2021) ‒ dal quale è tratto l’omonimo spettacolo teatrale con la regia di Giorgio Gallione attualmente in tournée ‒, e Grande meraviglia (2023). Con Salani ha pubblicato La ricetta del cuore in subbuglio (2012) e Una rivoluzione sentimentale (2016). È autrice della drammaturgia Un sogno di fuga, andato in scena al Campania Teatro Festival del 2021. Collabora con il Corriere del Mezzogiorno, Repubblica, La Stampa, L’Espresso.


BEATRICE MANETTI

Beatrice Manetti, fiorentina, insegna Letteratura italiana contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e fa parte del Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere (Cirsde), che ha diretto dal 2019 al 2022. Ha scritto saggi e curato volumi sulle maggiori scrittrici italiane del Novecento (tra le altre, Ortese, Banti, Ginzburg) con una speciale fedeltà a Paola Masino, alla quale ha dedicato una monografia e la curatela di un volume collettivo (Paola Masino, Fondazione Mondadori, 2016) e, più di recente, a Natalia Ginzburg. Nel 2022 ha curato per Carocci, insieme a Massimiliano Tortora, il manuale Letteratura italiana contemporanea. È condirettrice de L’Indice dei Libri del Mese.


ROBERTA MAZZANTI

Roberta Mazzanti è stata ricercatrice di Letteratura anglo-americana presso l’Università degli Studi di Milano. Dal 1986 al 2010 ha lavorato per Giunti, ideando la collana Astrea dedicata alla narrativa delle donne di ogni paese (da Andreas-Salomé a Rodoreda, da Enchi a Mernissi). Ha collaborato a riviste come Linea d’Ombra e Leggendaria. Fa parte dell’Associazione Forum per il libro e della Società Italiana Letterate. Si è dedicata alla scrittura autobiografica con Sotto la pelle dell’orsa (Iacobelli, 2015). Suoi sono numerosi saggi, in particolare su Anne Michaels, Elena Ferrante, Toni Morrison, Melville e Poe. Nel 2016 ancora per Iacobelli ha curato ‒ con Silvia Neonato e Bia Sarasini ‒ il seminale L’invenzione delle personagge.


ANDREA POMELLA

Andrea Pomella è nato a Roma nel 1973. Dopo aver pubblicato tra il 2004 e il 2007 monografie d’arte su Caravaggio, Van Gogh e i Musei Vaticani, esordisce nella narrativa con Il soldato bianco (Aracne, 2008). Ha pubblicato poi i romanzi La misura del danno (Fernandel, 2013), Anni luce (Add, 2018; entrato lo stesso anno nella dozzina dello Strega), L’uomo che trema (Einaudi, 2018; vincitore del Premio Napoli 2019 e del Wondy 2020), I colpevoli (Einaudi, 2020) e Il dio disarmato (Einaudi, 2022), originale sguardo sul rapimento Moro. Suoi sono inoltre i saggi narrativi 10 modi per imparare a essere poveri ma felici (Laurana, 2012) e A Edimburgo con Irvine Welsh (Perrone, 2023). Insegna alla Scuola del Libro di Roma e alla torinese Scuola Holden.


ALESSANDRO ZACCURI

Alessandro Zaccuri è nato a La Spezia nel 1963 e vive a Milano. Dirige la Comunicazione dell’Università Cattolica e scrive su Avvenire. Ha esordito come narratore nel 2003 con Milano, la città di nessuno (L’Ancora del Mediterraneo; premio Biella Letteratura e Industria). Nel 2007 con Il signor figlio (Mondadori, ora Tascabili Marsilio) ha vinto il Selezione Campiello. Ha poi pubblicato i romanzi Infinita notte (Mondadori, 2009), Dopo il miracolo (Mondadori, 2012), La quercia di Bruegel (Aboca, 2021), Poco a me stesso (Marsilio, 2022) e il memoir Nel nome (NNE, 2019). Con Lo spregio (Marsilio, 2016) si è aggiudicato, in particolare, i premi Comisso e Mondello Giovani. È autore di svariati saggi, tra cui Come non letto (Ponte alle Grazie, 2017).

La premiazione e la giuria della XXXVI edizione

venerdì, 24 Febbraio 2023

La cerimonia di premiazione della XXXVI edizione si terrà martedì 6 giugno alle ore 17.00 presso il Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino).

CARLA BENEDETTI

CARLA BENEDETTI

Professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Pisa, è stata Fellow dell’Italian Academy alla Columbia University, visiting professor a New York, Chicago e Berkeley University. Cofondatrice delle riviste Nazione indiana e Il primo amore, dal 2001 coordina il Cantiere umanistico dell’Antropocene dell’Università di Pisa. Tra i suoi libri: Pasolini contro Calvino: per una letteratura impura (Bollati Boringhieri 1998; riedito nel 2022), che suscitò un acceso dibattito; L’ombra lunga dell’autore. Indagine su una figura cancellata (Feltrinelli, 1999 – Cornell University Press, 2005), Disumane lettere (Laterza, 2011); La letteratura ci salverà dall’estinzione (Einaudi, 2021).

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GIORGIO FONTANA

GIORGIO FONTANA

Nato nel 1981, è laureato in Filosofia. Esordisce con Buoni propositi per l’anno nuovo (Mondadori, 2007), seguito da Babele 56,un’inchiesta sugli immigrati a Milano (Terre di Mezzo, 2008). Il dittico sulla giustizia Per legge superiore e Morte di un uomo felice (Sellerio 2011 e 2014) ottiene svariati premi ed è tradotto in diversi paesi. Collabora poi a un reportage a fumetti sugli slum di Nairobi, Lamiere (Feltrinelli, 2019). Ultimi titoli, la saga Prima di noi (Sellerio, 2020), vincitore dei premi Mondello, Salgari e Bagutta e Il mago di Riga (Sellerio, 2021) dedicato allo scacchista Michail Taľ. Scrive su numerose riviste, sceneggia storie per Topolino e insegna scrittura creativa alle scuole Belleville e Holden.

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GIOVANNI GRECO

GIOVANNI GRECO

Scrittore e drammaturgo, è nato nel 1970 a Roma. Dopo la laurea in Lettere Classiche presso La Sapienza, si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico, dove attualmente insegna recitazione in versi. Esordisce in narrativa con Malacrianza (Nutrimenti, 2011) che vince la XXIV edizione del Calvino e giunge in finale allo Strega e al Viareggio. Nel 2014 esce da Nutrimenti-Feltrinelli L’ultima madre e nel 2019 da Castelvecchi L’evidenza. Ultimo titolo, Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel’štam con i suoi fantasmi (Ponte alle Grazie, 2022). È autore di regie teatrali e ha curato e tradotto per Feltrinelli l’Antigone di Sofocle, l’Orestea di Eschilo, l’Alcesti di Euripide e la Lisistrata di Aristofane.

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ANDREA MORO

ANDREA MORO

Nato a Pavia nel 1962. Borsista Fulbright al MIT di Boston, ha conseguito il dottorato in Linguistica a Padova e il diploma di specializzazione a Ginevra. È stato tra i fondatori dell’Università San Raffaele, associato a Bologna e ora ordinario di Linguistica generale alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia. Studia la relazione tra cervello e sintassi. Tra i suoi libri in italiano, Breve storia del verbo “essere” (Adelphi, 2010), Le lingue impossibili (Raffaello Cortina, 2017) e il dialogo con Noam Chomsky, I segreti delle parole (La nave di Teseo, 2022). Il suo primo romanzo, Il segreto di Pietramala (La nave di Teseo, 2018), giallo incentrato su una lingua impossibile, ha vinto il premio Flaiano nel 2018.

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NICOLETTA VALLORANI

NICOLETTA VALLORANI

Nata nel 1959, insegna Letteratura inglese alla Statale di Milano, occupandosi in particolare di studi postcoloniali. Ha scritto opere di fantascienza, noir e per bambini, esordendo con Il cuore finto di DR (Mondadori, 1993), vincitore del premio Urania. Con Lapponi e criceti (Ambiente, 2010) è stata finalista al Bagutta. Ha curato il volume di saggi Dissolvenze. Corpi e culture nella contemporaneità (2009, il Saggiatore). Ultimo titolo, Noi siamo campo di Battaglia (Zona 42, 2022). Traduttrice di Kerouac e Jarman, coordina dal 2006 il progetto di cinema Docucity Documentare la città. Codirige la rivista universitaria online Altre Modernità e fa parte della redazione di Le parole e le cose e di Studi Culturali (Il Mulino).

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La giuria della XXXV Edizione

giovedì, 17 Febbraio 2022

Mariolina BERTINI

Laureata in filosofia all’Università di Torino, città dove è nata nel 1947 e dove risiede, e studiosa di letteratura francese, che ha insegnato per molti anni all’Università di Parma. Numerose le sue traduzioni e i suoi studi di classici francesi. Preziose le sue cure dei tre Meridiani dedicati alla Comédie humaine di Balzac e, per Einaudi, della Recherche e del Jean Santeuil proustiani. Ma si è occupata anche di contemporanei, come Modiano, Carrère, Ernaux, e di italiani come Natalia Ginzburg e Calvino. Curiosa anche della narrativa di genere ‒ il noir e il giallo in particolare ‒ e popolare (celebre la sua Apologia di Liala del 1979). Nel 2021 le è stato assegnato il premio Italiques per L’ombra di Vautrin. Proust lettore di Balzac (Carocci, 2019).


Sandro CAMPANI

Nato nel 1974 nell’Appennino tosco-emiliano dove risiede e lavora come designer nel campo della ceramica, nel 2005 ha esordito nella narrativa con il romanzo È dolcissimo non appartenerti più (Playground, 2005). Dopo la raccolta di racconti Nel paese del Magnano (Italic, 2010) e la graphic novel Non ti avevo nemmeno notato (Playground, 2010) insieme a Daniele Coppi, è tornato al romanzo nel 2013 con La terra nera (Rizzoli, 2013), proseguendo nel 2017 con Il giro del miele e tre anni dopo con I passi nel bosco, entrambi pubblicati da Einaudi. Tra i riconoscimenti ottenuti si segnalano il Premio Arturo Loria 2011, sezione racconti, per Nel pase del Magnano e il Premio letterario Castelfiorentino vinto nel 2012 con il racconto Le gambe della Chiara.


Enzo Fileno CARABBA

Nato a Firenze nel 1966, ha fatto studi filosofici e musicali. Ha scritto romanzi, racconti fantastici e noir, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera. Nel 1988 esordisce come poeta. Nel 1991 vince il Premio Calvino con Jacob Pesciolini, pubblicato l’anno dopo da Einaudi. Seguono, sempre per Einaudi, La regola del silenzio (1994) e La foresta finale (1997), i quali compongono, insieme al romanzo d’esordio, un’ideale trilogia fantastica. Nel 2005 appare da Marsilio Pessimi segnali, già uscito nel 2003 in Francia nella Série Noire di Gallimard col titolo Mauvais signes. Nel 2020 ha pubblicato Vite sognate del Vasari (Bompiani). L’ultimo suo titolo è Il digiunatore, appena uscito da Ponte alle Grazie.


Donatella DI PIETRANTONIO

Nata nel 1962 ad Arsita (TE), laureata in odontoiatria ha poi esercitato la professione di dentista pediatrico a Penne (PE). Ha esordito da Elliot nel 2011 con Mia madre è un fiume (Premio Tropea dello stesso anno), ambientato nella terra natale come tutti i romanzi successivi. Nel 2013 appare, sempre da Elliot, Bella mia (poi Einaudi, 2018) con cui ottiene il Premio Brancati 2014. Nel 2017 pubblica per Einaudi L’Arminuta, vincendo il Campiello e il Napoli. Dal romanzo è stato tratto nel 2019 uno spettacolo per il Teatro Stabile d’Abruzzo e nel 2021 un film diretto da Giuseppe Bonito. Del 2020, ancora per Einaudi, è Borgo Sud, seguito de L’Arminuta. Con questo titolo nel 2021 si classifica seconda allo Strega e riceve il Premio letterario Basilicata.


Orazio LABBATE

Classe ’85, è cresciuto a Butera (CL), una laurea in giurisprudenza alla Bocconi, consulente editoriale ed editor, critico letterario per la Lettura del Corriere della Sera. Definito il fondatore del Gotico siciliano, ha pubblicato con Tunué i romanzi Lo Scuru (2014) e Suttaterra (2017), e con Italo Svevo, nel 2021, Spirdu. Sempre nel 2021 è apparso per Perrone Negli States di Stephen King, un saggio narrativo sui romanzi del re dell’horror, ma già nel 2018 per Centauria aveva visto la luce, su un tema avvicinabile, Atlante del mistero e nel 2016 per Il Sole 24 Ore Cultura Piccola enciclopedia dei mostri. Suoi racconti sono stati tradotti da Anne Milano Appel per le riviste letterarie statunitensi PEN America, Guernica e The Shoutflower.

La giuria della XXXIII Edizione

lunedì, 3 Febbraio 2020

OMAR DI MONOPOLI (1971)

Scrittore e sceneggiatore, vive nel Salento, terra a cui ha dedicato i suoi tre primi romanzi ‒ Uomini e cani, Ferro e fuoco, La legge di Fonzi, pubblicati da ISBN tra il 2007 e il 2010 ‒ che offrono un quadro inedito del Sud nell’originale visione del “western pugliese”. Nel 2014, sempre per ISBN, è comparso Aspettati l’inferno, caleidoscopica raccolta di racconti. Nella perfida terra di Dio (2017), ancora di ambientazione salentina, lo ha portato alla casa editrice Adelphi, che nel 2018 ha riproposto Uomini e cani, già vincitore della IX edizione del Premio Letterario Edoardo Kihlgren. Ha firmato lo script del film La caccia di Luigi Filotico (2003). Collabora alle pagine culturali di Stampa, Repubblica e Fatto Quotidiano.


HELENA JANECZEK (1964)

Scrittrice e traduttrice nata a Monaco di Baviera nel 1964 da genitori ebrei polacchi naturalizzata italiana. Con l’autobiografico Lezioni di tenebra (Mondadori 1997) ha ottenuto i premi Bagutta Opera Prima e Giuseppe Berto. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cibo nel 2002. Con il pluridecorato Le rondini di Montecassino (Guanda 2010) ha ricostruito il disconosciuto tributo di soldati di ogni parte del mondo a quella sanguinosa battaglia. Nel 2012 per Il Saggiatore è apparso Bloody Cow, sul morbo della mucca pazza. La ragazza con la Leica (Guanda 2017), biografia della fotoreporter Gerda Taro, le è valso, nel 2018, il Bagutta, il Selezione Campiello e lo Strega. Collabora con Nazione Indiana, Nuovi Argomenti e L’Espresso.


GINO RUOZZI (1958)

Professore ordinario di Letteratura italiana nel Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, ha svolto un ampio ventaglio di incarichi accademici e scrive su numerose riviste, tra cui Studi e Problemi di Critica Testuale, della quale è co-direttore dal 2014. Ha curato la pubblicazione di svariati classici italiani. Della sua ampia attività didattica ricordiamo in particolare i seminari La letteratura italiana del boom economico (2004) e La scrittura dei sentimenti: Parise, Celati, Eco (2005), nonché il suo impegno critico su Flaiano, Pontiggia e Malerba (di cui ha curato Sull’orlo del cratere per Mondadori nel 2018). Collabora regolarmente alla Domenica del Sole 24 Ore, con recensioni e aforismi.


FLAVIO SORIGA (1975)

Scrittore e animatore culturale, è emerso con I diavoli di Nuraiò, racconti ambientati in una Sardegna non mitica, testo vincitore del Calvino 2000, immediatamente pubblicato dalla casa editrice nuorese Il Maestrale. Tra i suoi titoli ricordiamo Neropioggia (2008), Sardinia blues (2009), L’amore a Londra e altri luoghi (2009), vincitore, lo stesso anno, del Premio Chiara, Nelle mie vene (2019), tutti usciti per Bompiani. Ha collaborato come conduttore, autore o ospite a diverse trasmissioni tv, in particolare a Per un pugno di libri di Rai 3. Ha ideato e dirige con la sorella Paola “Sulla terra leggeri”, il festival letterario che si ispira a Sergio Atzeni muovendosi tra Sassari e Alghero, giunto ormai alla XIII edizione.


NADIA TERRANOVA (1978)

Laureata in Filosofia a Messina, sua città natale, dopo il dottorato conseguito a Catania, si è trasferita a Roma dove risiede. Ha esordito con Gli anni al contrario (Einaudi 2015) che ottiene prestigiosi riconoscimenti tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award. Nel 2018 esce, sempre per Einaudi, Addio fantasmi ‒ tradotto in numerose lingue ‒ con cui vince una serie di premi ed entra nella cinquina dello Strega 2019. Conta poi vari titoli nella narrativa per ragazzi, genere su cui ha scritto il saggio Un’idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura (Italo Svevo Editore, 2019). Collabora a Repubblica, Il Foglio, Linkiesta, TuttoLibri. Insegna scrittura alla Scuola del Libro di Roma.


La giuria della XXXII Edizione

lunedì, 11 Febbraio 2019

PEPPE FIORE (1981)

Nato a Napoli, vive e lavora a Roma. È stato finalista al Premio Calvino nel 2003 (XVI edizione) con Ho sognato cani di gomma. A partire dal suo esordio editoriale nel 2005 ha pubblicato due raccolte di racconti (L’attesa di un figlio nella vita di un giovane padre, oggi, Coniglio 2005; e Cagnanza e padronanza, Gaffi, 2008) e tre romanzi (La futura classe dirigente, minimum fax 2009; Nessuno è indispensabile, Einaudi 2012 e, sempre con Einaudi, nel 2017, Dimenticare). Collabora con La Lettura e col Corriere del Mezzogiorno. Attivo anche in campo televisivo come editor e sceneggiatore, ha lavorato per le serie Non uccidere di Claudio Corbucci (2015-17) e The Young Pope di Paolo Sorrentino (2016).

 


GIUSEPPE LUPO (1963)

Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica. Ha esordito nella narrativa con L’americano di Celenne (Marsilio 2000), con cui nel 2001 ha vinto i Premi Berto e Mondello Opera Prima, e nel 2002 il Prix du premier roman di Chambéry. Con i successivi romanzi ha vinto numerosi premi, tra cui il Grinzane Cavour, il Selezione Campiello, il Vittorini, il Dessì. La sua ultima opera, Gli anni del nostro incanto (Marsilio 2017) si è aggiudicata il Viareggio-Rèpaci 2018. È autore del pamphlet Mosè sull’arca di Noè. Un’idea di letteratura (Editrice La Scuola 2016). Consulente editoriale, dirige la collana Novecento.0 presso Hacca. Collabora alle pagine culturali di “Avvenire” e del “Sole”.


ROSSELLA MILONE (1979)

Nata a Napoli, vive a Roma. Ha ricevuto una menzione della giuria al Premio Calvino 2005 (XVIII edizione) con Prendetevi cura delle bambine (Avagliano 2007). Con Einaudi ha pubblicato La memoria dei vivi (2008, Premio Pistoia), Poche parole, moltissime cose (2013) e Cattiva (2018, finalista al Premio Volponi); con Laterza Nella pancia, sulla schiena, tra le mani (2011); con minimum fax nel 2015 la raccolta di racconti Il silenzio del lottatore. Ha collaborato con Internazionale, Il Mattino, L’Indice dei libri del mese, Il Fatto Quotidiano e attualmente scrive sull’Espresso. Ha fondato e coordina il progetto Cattedrale, osservatorio che monitora. promuove e sostiene la forma del racconto letterario.


DAVIDE ORECCHIO (1969)

Nato a Roma, dove vive e lavora, è storico di formazione e giornalista. Ha esordito nella narrativa nel 2011 con le vite reali e immaginarie di Città distrutte: sei biografie infedeli (Gaffi 2011; il Saggiatore 2018) grazie alle quali ha vinto il Premio Supermondello nel 2012 ed è arrivato finalista ai premi Volponi e Napoli. In seguito ha pubblicato il romanzo Stati di grazia (il Saggiatore 2014) finalista al Premio Bergamo 2015, e Mio padre la rivoluzione (minimum fax 2017), opera controfattuale sulla Rivoluzione russa, Premio Campiello–Selezione Giuria dei Letterati 2018, finalista ai premi Napoli e Bergamo. Scrive sul blog Nazione Indiana e suoi racconti sono apparsi sulla rivista Nuovi Argomenti.


SANDRA PETRIGNANI (1952)

Nata a Piacenza, vive tra Roma e la campagna umbra. Ha scritto per diverse testate, dal Messaggero a Panorama, dall’Unità al Foglio. Nel 1987 l’esordio nella narrativa con Theoria (Navigazioni di Circe, poi ripreso da Baldini&Castoldi). Seguono altre opere di narrativa e libri di viaggio con qualche incursione nel teatro, nel radiodramma e nella letteratura per l’infanzia (Elsina e il grande segreto, Rrose Sélavy 2015). Fra il 2002 e il 2018 ha pubblicato con Neri Pozza La scrittrice abita qui, Care presenzeAddio a Roma, Marguerite (ispirato alla Duras), La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, terzo classificato allo Strega 2018, e vincitore dei premi Dessì, Il Globo e l’internazionale The Bridge.


La giuria della XXX Edizione

giovedì, 20 Aprile 2017

Rossana CAMPO

scrittrice e pittrice. Scoperta da Gianni Celati, esordisce col romanzo In principio erano le mutande (Feltrinelli 1992), tradotto in numerosi paesi europei (tra cui Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia). Da esso, nel 1999, è stato tratto il film omonimo diretto da Anna Negri. È autrice di una quindicina di romanzi, di lavori radiofonici e di favole per bambini. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie 2016) ha vinto il Premio Strega Giovani e il Premio Elsa Morante per la narrativa. Vive tra Parigi e Roma.

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franca_cavagnoliFranca CAVAGNOLI

scrittrice, traduttrice, insegna presso l’Università degli Studi e l’ISIT di Milano. Collabora ad “Alias”. Il suo ultimo romanzo è Luminusa (Frassinelli 2015), sul tema dei migranti. Con il saggio La voce del testo ha vinto il Premio Lo straniero 2013. Ha tradotto Burroughs, Mansfield, Coetzee, Naipaul, Morrison. La sua più recente versione è da Joyce, Un ritratto dell’artista da giovane (Feltrinelli). Per la traduzione del Grande Gatsby ha vinto il Premio Von Rezzori. Nel 2014 ha ricevuto il Premio per la traduzione del MIBACT.

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mauro_desiatiMario DESIATI

narratore e poeta, giornalista e critico (in particolare di nuova poesia e narrativa italiana), ha lavorato nell’editoria e dirige attualmente il Festival Armonia di Tricase. Ha curato Voi siete qui. Sedici esordi narrativi (minimum fax 2007). Tra le sue opere d’invenzione, ricordiamo Vita precaria e amore eterno (Mondadori 2006; Premio Volponi), Il paese delle spose infelici (Mondadori 2008; Premio Mondello), Ternitti (Mondadori 2011, finalista allo Strega). L’ultima sua opera è Candore (Einaudi 2016).

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Marco_MissiroliMarco MISSIROLI

scrittore e giornalista culturale. Ha esordito con Senza coda (Fanucci 2005, poi Feltrinelli 2017; Premio Campiello Opera Prima 2006). Ha poi pubblicato Il buio addosso (Guanda 2007; Premio Insula Romana 2008), Bianco (Guanda 2009; Premio Comisso XXVIII e Premio Tondelli 2009), Il senso dell’elefante (Guanda 2012; Premi Campiello Giuria dei Letterati 2012, Mastronardi-Vigevano 2012 e Bergamo 2013) e, infine, il bestseller Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli 2015; Premi Supermondello e Isola d’Elba 2015).

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mirella_serriMirella SERRI

giornalista, saggista e docente di Letteratura italiana alla Sapienza. Fa parte della Giuria del Premio Rapallo-Carige per la donna scrittrice. Tra le sue opere più note: I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948, Corbaccio. 2005 (Premio Isola d’Elba 2006), Un amore partigiano. Storia di Gianna e Neri, eroi scomodi della Resistenza, Longanesi, 2014; Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia, Longanesi, 2015 (Premio Città delle Rose 2016 per la saggistica).

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Giuria XXVII Edizione

lunedì, 17 Marzo 2014

Antonia Arslan, Concita De Gregorio, Paolo Di Paolo, Barbara Lanati, Tommaso Pincio.