Il Comitato Direttivo del Premio Calvino è composto da: Franca Cavagnoli, Anna Chiarloni, Mario Marchetti (Presidente), Laura Mollea (Vicepresidente) e Carla Sacchi.
Il Premio è stato fondato a Torino nel 1985, poco dopo la morte di Italo Calvino, per iniziativa di un gruppo di estimatori e di amici dello scrittore tra cui Norberto Bobbio, Natalia Ginzburg, Lalla Romano, Cesare Segre, Massimo Mila e molti altri. Ideatrice del Premio e sua animatrice e Presidente fino al 2010 è stata Delia Frigessi, studiosa della cultura italiana tra Ottocento e Novecento e a lungo impegnata sul fronte del disagio mentale degli emigranti.
Calvino, com’è noto, svolgeva lavoro editoriale per l’Einaudi; l’intenzione è stata quella di riprenderne e raccoglierne il ruolo di talent-scout di nuovi autori (ne è testimonianza il volume I libri degli altri, Einaudi, 1991).
Di qui l’idea di rivolgersi agli scrittori esordienti e inediti, per i quali non è facile trovare il contatto con il pubblico e con le case editrici.
Il Premio si propone, in breve, come una sonda gettata nel sommerso della scrittura e come interfaccia tra questo universo e il mondo dell’editoria, del pubblico e della critica.
L’Associazione per il Premio Italo Calvino, costituitasi nel 1991, non ha scopo di lucro. È sostenuta nella sua attività da privati, enti pubblici e fondazioni bancarie
Il Premio Italo Calvino guarda al futuro, segnala e premia opere prime inedite di narrativa. Si rivolge dunque agli aspiranti scrittori.
Il Premio non ha voluto – consapevolmente – definire una propria linea critica, né privilegiare stili, forme e contenuti. L’interesse è unicamente per la qualità della scrittura e per l’emergere di nuove tendenze. La nostra ambizione è essere rabdomanti della qualità e del nuovo. Oltreché dell’autentico.
Altra nostra ambizione è l’apertura verso ogni individuo scrivente, senza distinzioni di età, di sesso, di statuto sociale. E oggi, occorre aggiungere, di provenienza culturale e etnica. Questa ambizione, possiamo dire con orgoglio, si è pienamente realizzata.
Ci pervengono ogni anno centinaia di manoscritti da ogni regione italiana e anche da narratori “migranti”, prove letterarie di donne e di uomini, di giovani e giovanissimi, di persone mature e di persone anziane. Non solo: anche gli autori che nel corso del tempo sono stati selezionati e premiati appartengono a ogni categoria. La possibilità è offerta a tutti, in nome naturalmente di criteri di valore e di merito.
Le Giurie del Premio, ogni anno diverse, sono sempre costituite da critici letterari, storici della letteratura, scrittori e operatori culturali tra i più rappresentativi della scena culturale italiana: Natalia Ginzburg, Cesare Segre, Cesare Cases, Jacqueline Risset, Antonio Moresco, Marino Sinibaldi, Tiziano Scarpa, Silvia Ballestra, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Valeria Parrella, Gianrico Carofiglio, Michela Murgia, Nicola Lagioia, Giorgio Vasta, Renato Barilli, Ernesto Ferrero, Paolo di Paolo, Chiara Valerio, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Angelo Guglielmi, Marco Missiroli, Mario Desiati, Mariapia Veladiano, Vanni Santoni, Teresa Ciabatti, Sandra Petrignani, Nadia Terranova, Helena Janeczek, Omar di Monopoli, Valeria Della Valle, per citarne alcuni.
Le case che hanno pubblicato i “nostri” libri appartengono ai grandi marchi storici: Einaudi, Giunti, Feltrinelli, Bollati Boringhieri, Guanda, Bompiani, Rizzoli, Marsilio, Baldini & Castoldi, Frassinelli, Mondadori, Il Saggiatore. Insieme a questi, numerose case editrici piccole e pionieristiche: Elliot, Fazi, Italosvevo, L’orma, Marcos y Marcos, Nutrimenti, NNE, 66th&2nd. Qui la lista completa degli editori che hanno collaborato con noi.
Il Premio si avvale del supporto della rivista “L’Indice dei libri del mese”, che pubblica i nostri bandi, i testi dei finalisti e le recensioni dei nostri autori pubblicati.
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