Giurie

La giuria della XXXV Edizione

giovedì, 17 Febbraio 2022

Mariolina BERTINI

Laureata in filosofia all’Università di Torino, città dove è nata nel 1947 e dove risiede, e studiosa di letteratura francese, che ha insegnato per molti anni all’Università di Parma. Numerose le sue traduzioni e i suoi studi di classici francesi. Preziose le sue cure dei tre Meridiani dedicati alla Comédie humaine di Balzac e, per Einaudi, della Recherche e del Jean Santeuil proustiani. Ma si è occupata anche di contemporanei, come Modiano, Carrère, Ernaux, e di italiani come Natalia Ginzburg e Calvino. Curiosa anche della narrativa di genere ‒ il noir e il giallo in particolare ‒ e popolare (celebre la sua Apologia di Liala del 1979). Nel 2021 le è stato assegnato il premio Italiques per L’ombra di Vautrin. Proust lettore di Balzac (Carocci, 2019).


Sandro CAMPANI

Nato nel 1974 nell’Appennino tosco-emiliano dove risiede e lavora come designer nel campo della ceramica, nel 2005 ha esordito nella narrativa con il romanzo È dolcissimo non appartenerti più (Playground, 2005). Dopo la raccolta di racconti Nel paese del Magnano (Italic, 2010) e la graphic novel Non ti avevo nemmeno notato (Playground, 2010) insieme a Daniele Coppi, è tornato al romanzo nel 2013 con La terra nera (Rizzoli, 2013), proseguendo nel 2017 con Il giro del miele e tre anni dopo con I passi nel bosco, entrambi pubblicati da Einaudi. Tra i riconoscimenti ottenuti si segnalano il Premio Arturo Loria 2011, sezione racconti, per Nel pase del Magnano e il Premio letterario Castelfiorentino vinto nel 2012 con il racconto Le gambe della Chiara.


Enzo Fileno CARABBA

Nato a Firenze nel 1966, ha fatto studi filosofici e musicali. Ha scritto romanzi, racconti fantastici e noir, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera. Nel 1988 esordisce come poeta. Nel 1991 vince il Premio Calvino con Jacob Pesciolini, pubblicato l’anno dopo da Einaudi. Seguono, sempre per Einaudi, La regola del silenzio (1994) e La foresta finale (1997), i quali compongono, insieme al romanzo d’esordio, un’ideale trilogia fantastica. Nel 2005 appare da Marsilio Pessimi segnali, già uscito nel 2003 in Francia nella Série Noire di Gallimard col titolo Mauvais signes. Nel 2020 ha pubblicato Vite sognate del Vasari (Bompiani). L’ultimo suo titolo è Il digiunatore, appena uscito da Ponte alle Grazie.


Donatella DI PIETRANTONIO

Nata nel 1962 ad Arsita (TE), laureata in odontoiatria ha poi esercitato la professione di dentista pediatrico a Penne (PE). Ha esordito da Elliot nel 2011 con Mia madre è un fiume (Premio Tropea dello stesso anno), ambientato nella terra natale come tutti i romanzi successivi. Nel 2013 appare, sempre da Elliot, Bella mia (poi Einaudi, 2018) con cui ottiene il Premio Brancati 2014. Nel 2017 pubblica per Einaudi L’Arminuta, vincendo il Campiello e il Napoli. Dal romanzo è stato tratto nel 2019 uno spettacolo per il Teatro Stabile d’Abruzzo e nel 2021 un film diretto da Giuseppe Bonito. Del 2020, ancora per Einaudi, è Borgo Sud, seguito de L’Arminuta. Con questo titolo nel 2021 si classifica seconda allo Strega e riceve il Premio letterario Basilicata.


Orazio LABBATE

Classe ’85, è cresciuto a Butera (CL), una laurea in giurisprudenza alla Bocconi, consulente editoriale ed editor, critico letterario per la Lettura del Corriere della Sera. Definito il fondatore del Gotico siciliano, ha pubblicato con Tunué i romanzi Lo Scuru (2014) e Suttaterra (2017), e con Italo Svevo, nel 2021, Spirdu. Sempre nel 2021 è apparso per Perrone Negli States di Stephen King, un saggio narrativo sui romanzi del re dell’horror, ma già nel 2018 per Centauria aveva visto la luce, su un tema avvicinabile, Atlante del mistero e nel 2016 per Il Sole 24 Ore Cultura Piccola enciclopedia dei mostri. Suoi racconti sono stati tradotti da Anne Milano Appel per le riviste letterarie statunitensi PEN America, Guernica e The Shoutflower.