News

PREMIAZIONE XXXIII EDIZIONE

venerdì, 29 Maggio 2020

Nell’impossibilità di svolgere la Cerimonia di Premiazione, come di consueto, al Circolo dei lettori di Torino, abbiamo predisposto per questa XXXIII edizione un finale diverso, speriamo ugualmente sollecitante, che si articolerà in più fasi in modo da far conoscere nel modo migliore al pubblico e alle case editrici i finalisti 2020 e i loro testi.

I nomi dei finalisti saranno annunciati a mezzo stampa, sul sito e sulla pagina Facebook del Premio lunedì 15 giugno. Subito dopo, da martedì 16 a domenica 21 giugno, pubblicheremo sempre sul sito e sulla pagina Facebook del Premio un video di presentazione per ciascun finalista, con un’apertura dei giurati, la lettura di un estratto del testo e la voce dell’autore.

Infine, lunedì 22 giugno alle 17.30, sulla pagina Facebook del Circolo dei lettori di Torino e su quella del Premio, si terrà in diretta streaming la proclamazione del vincitore, delle menzioni speciali della Giuria e Treccani, con la partecipazione dei giurati Omar Di Monopoli, Helena Janeczek, Gino Ruozzi, Flavio Soriga e Nadia Terranova. Sarà inoltre assegnato un Premio speciale del Direttivo.

L’elenco dei testi segnalati dal Comitato di lettura, accompagnati da una breve motivazione, sarà pubblicato sul sito del Premio venerdì 10 luglio.

CALL 2020 – “LEGGERE I VENTI”

lunedì, 6 Aprile 2020

I 10 FINALISTI

Malgrado il momento avverso ce l’abbiamo fatta. Qui sotto l’elenco dei dieci racconti finalisti. Il tema è stato interpretato creativamente, talora anche in modo ironico: venti fisici e venti della mente, come desiderio di scompigliare le cose e senso intimo di precarietà, come l’epoca con i suoi tanti avvertimenti ecologici e virali. Abbiamo sentito in questi racconti, ma non solo nei finalisti, un acuto sentimento dei tempi. Ci ha fatto piacere intercettarlo.

I dieci incipit saranno disponibili su Facebook nella lettura di Eleni Molos a partire da martedì 7 aprile. Ne troverete uno al giorno fino a sabato 18 aprile. E il 19 tutti scopriremo sulla Domenica del Sole 24 ore i due vincitori (uno scelto dai lettori del giornale e uno dalla giuria tecnica composta da Teresa Franco, Lara Ricci, Gianluigi Simonetti e Lorenzo Tomasin).

È possibile leggere e votare il proprio racconto favorito al seguente link:

https://www.ilsole24ore.com/art/votate-racconto-vincitore-premio-calvino-AD0kjKI

(un solo voto possibile)

1. Ezio AZZOLLINI, A scirocco sta gira

2. Francesca COLAO, Venti di farfalla

3. Marianna DE ROSA, Le ore (Irpinia, 1980)

4. Alice LUCCI, Dalle correnti esco

5. Samantha MAMMARELLA, Insegnami a leggere il vento

6. Alessandro ONNIS, La nostalgia delle tempeste

7. Alessandro PADOVANI, Parole al vento

8. Alberto RAVASIO, Nostra Signora dei Venti

9. Giuseppe SCATÀ, Il Pallone

10. Francesco ZANI, Il posto in cui stavi seduto

LEGGERE I VENTI

giovedì, 23 Aprile 2020

IL CALL PER RACCONTI 2020

DAI 743 INCIPIT AI 3 VINCITORI

Dal bando agli incipit pervenuti alla designazione dei tre vincitori il percorso è stato lungo e articolato. Ma ce l’abbiamo fatta, nonostante tutto.

Il tema è stato interpretato creativamente dai concorrenti, talora anche in modo ironico: venti fisici e venti della mente, come desiderio di scompigliare le cose e senso intimo di precarietà, come l’epoca con i suoi tanti avvertimenti ecologici e virali. Abbiamo sentito in tutti e trentadue racconti semifinalisti un acuto sentimento dei tempi. Per questo non è stato facile sceglierne dieci da inviare alla giuria dei critici della Domenica del Sole 24 Ore e da sottoporre alla giuria dei lettori del quotidiano.

Teresa Franco, Lara Ricci, Lorenzo Tomasin e Gianluigi Simonetti hanno individuato come più meritevoli, ex-aequo, Le ore (Irpinia, 1980) di Marianna De Rosa e Nostra Signora dei Venti di Alberto Ravasio. Le loro precise analisi e brani dei due testi, preceduti da considerazioni generali sullo stato della narrativa esordiente italiana oggi, sono stati pubblicati sulla Domenica del 19 aprile. I lettori hanno invece scelto Insegnami a leggere il vento di Samantha Mammarella.

Il tema, come nella scorsa edizione del call, ci è stato ispirato dal Book Pride di Milano che quest’anno, però, per le note vicende virali, non ha potuto avere luogo e dove avrebbe dovuto tenersi un dibattito a più voci sulla forma breve e sui nostri racconti. Abbiamo comunque coinvolto chi ha seguito il concorso con letture degli incipit grazie alla voce di Eleni Molos.

Ma non basta. In stile Premio Calvino ‒ un progetto che non si limita a premiare, ma che vuole accompagnare e sostenere criticamente gli autori ‒ ciascuno dei trentadue semifinalisti riceverà una scheda analitica con osservazioni e suggerimenti. È un aspetto a cui teniamo molto: promuovere la consapevolezza nella scrittura.

Di seguito potrete leggere i dieci racconti giunti in finale insieme alla lettura del rispettivo incipit e farvi una vostra opinione.


Le ore (Irpinia, 1980) di Marianna De Rosa
Apri pdf ->


Nostra Signora dei Venti di Alberto Ravasio
Apri pdf ->


Insegnami a leggere il vento di Samantha Mammarella
Apri pdf ->


A scirocco sta gira di Ezio Azzollini
Apri pdf ->


Venti di farfalla di Francesca Colao
Apri pdf ->


Dalle correnti esco di Alice Lucci
Apri pdf ->


La nostalgia delle tempeste di Alessandro Onnis
Apri pdf ->


Parole al vento di Alessandro Padovani
Apri pdf ->


Il Pallone di Giuseppe Scatà
Apri pdf ->


Il posto in cui stavi seduto di Francesco Zani
Apri pdf ->


Ci farebbe piacere sentire il vostro parere sull’iniziativa visto che abbiamo intenzione di ripeterla ancora in futuro:
scriveteci a iscrizioni@premiocalvino.it (entro la fine di maggio)!

2° edizione del call per racconti brevi “Leggere i Venti”

venerdì, 20 Marzo 2020

Ringraziamo tutti i 743 partecipanti al nostro call di racconti. Anche la nuova formula di quest’anno ha avuto dunque successo e ne siamo felici. E adesso attendiamo i racconti completi dei 32 selezionati, dodici più del previsto, visto che tanti ci sono sembrati gli incipit promettenti.

Gli incipit selezionati

ALBERTI Giulio, Venti di cambiamento
ANTONIETTI Daniele, L’aperitivo furioso
AZZOLLINI Ezio, A scirocco sta gira
BIGGIERO Tommaso, La brezza
BIONDO Elena, Modalità standard
CECCHINI Ilaria, Il giardino
COLAO Francesca, Venti di farfalla
DE BERNARDI Carla, Il Grande Vento
DE ROSA MARIANNA, Le ore (Irpinia 1980)
DI DIODORO Anna Giuditta, Il corvo è volato
FERGNANI Gualtiero, La vera storia di Cirillo, Irene e il pescatore
FREDDUZZI Leonardo, Cassandra
GHIRINGHELLI Marcello, La sfida
LIBRICI Ivana, L’Aeromante
LUCCI Alice, Dalle correnti esco
MAIFREDA Germano, I massimi sistemi
MAMMARELLA Samantha, Insegnami a leggere il vento
ONNIS Alessandro, Nostalgia delle tempeste
PADOVANI Alessandro, Parole al vento
PAPA Maria Teresa, La lingua grande
PEGORER Laura, COGNOMI: fluttuazioni
PILATO Francesca, Quel che ha visto il vento dell’Ovest
POSTIGLIONE Dario, Infrasuoni
RAVASIO Alberto, Nostra Signora dei Venti
RIGAMONTI Stefano, Ebano, la lettera e il bambino
ROSATI Irene, Il volo
SCATÀ Giuseppe, Il Pallone
TADDIA Francesco, Heroes
TERRANOVA Serena, Un attimo dopo
TRAMONTANO GUERRITORE, Il bacio
VENTRELLI Mario, Fiat Duna grigio topo
ZANI Francesco, Il posto in cui stavi seduto

Appuntamento al 6 aprile per conoscere i 10 finalisti!

La giuria della XXXIII Edizione

lunedì, 3 Febbraio 2020

OMAR DI MONOPOLI (1971)

Scrittore e sceneggiatore, vive nel Salento, terra a cui ha dedicato i suoi tre primi romanzi ‒ Uomini e cani, Ferro e fuoco, La legge di Fonzi, pubblicati da ISBN tra il 2007 e il 2010 ‒ che offrono un quadro inedito del Sud nell’originale visione del “western pugliese”. Nel 2014, sempre per ISBN, è comparso Aspettati l’inferno, caleidoscopica raccolta di racconti. Nella perfida terra di Dio (2017), ancora di ambientazione salentina, lo ha portato alla casa editrice Adelphi, che nel 2018 ha riproposto Uomini e cani, già vincitore della IX edizione del Premio Letterario Edoardo Kihlgren. Ha firmato lo script del film La caccia di Luigi Filotico (2003). Collabora alle pagine culturali di Stampa, Repubblica e Fatto Quotidiano.


HELENA JANECZEK (1964)

Scrittrice e traduttrice nata a Monaco di Baviera nel 1964 da genitori ebrei polacchi naturalizzata italiana. Con l’autobiografico Lezioni di tenebra (Mondadori 1997) ha ottenuto i premi Bagutta Opera Prima e Giuseppe Berto. Sempre per Mondadori ha pubblicato Cibo nel 2002. Con il pluridecorato Le rondini di Montecassino (Guanda 2010) ha ricostruito il disconosciuto tributo di soldati di ogni parte del mondo a quella sanguinosa battaglia. Nel 2012 per Il Saggiatore è apparso Bloody Cow, sul morbo della mucca pazza. La ragazza con la Leica (Guanda 2017), biografia della fotoreporter Gerda Taro, le è valso, nel 2018, il Bagutta, il Selezione Campiello e lo Strega. Collabora con Nazione Indiana, Nuovi Argomenti e L’Espresso.


GINO RUOZZI (1958)

Professore ordinario di Letteratura italiana nel Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, ha svolto un ampio ventaglio di incarichi accademici e scrive su numerose riviste, tra cui Studi e Problemi di Critica Testuale, della quale è co-direttore dal 2014. Ha curato la pubblicazione di svariati classici italiani. Della sua ampia attività didattica ricordiamo in particolare i seminari La letteratura italiana del boom economico (2004) e La scrittura dei sentimenti: Parise, Celati, Eco (2005), nonché il suo impegno critico su Flaiano, Pontiggia e Malerba (di cui ha curato Sull’orlo del cratere per Mondadori nel 2018). Collabora regolarmente alla Domenica del Sole 24 Ore, con recensioni e aforismi.


FLAVIO SORIGA (1975)

Scrittore e animatore culturale, è emerso con I diavoli di Nuraiò, racconti ambientati in una Sardegna non mitica, testo vincitore del Calvino 2000, immediatamente pubblicato dalla casa editrice nuorese Il Maestrale. Tra i suoi titoli ricordiamo Neropioggia (2008), Sardinia blues (2009), L’amore a Londra e altri luoghi (2009), vincitore, lo stesso anno, del Premio Chiara, Nelle mie vene (2019), tutti usciti per Bompiani. Ha collaborato come conduttore, autore o ospite a diverse trasmissioni tv, in particolare a Per un pugno di libri di Rai 3. Ha ideato e dirige con la sorella Paola “Sulla terra leggeri”, il festival letterario che si ispira a Sergio Atzeni muovendosi tra Sassari e Alghero, giunto ormai alla XIII edizione.


NADIA TERRANOVA (1978)

Laureata in Filosofia a Messina, sua città natale, dopo il dottorato conseguito a Catania, si è trasferita a Roma dove risiede. Ha esordito con Gli anni al contrario (Einaudi 2015) che ottiene prestigiosi riconoscimenti tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award. Nel 2018 esce, sempre per Einaudi, Addio fantasmi ‒ tradotto in numerose lingue ‒ con cui vince una serie di premi ed entra nella cinquina dello Strega 2019. Conta poi vari titoli nella narrativa per ragazzi, genere su cui ha scritto il saggio Un’idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura (Italo Svevo Editore, 2019). Collabora a Repubblica, Il Foglio, Linkiesta, TuttoLibri. Insegna scrittura alla Scuola del Libro di Roma.