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iscrizioni XXXV edizione

mercoledì, 9 Marzo 2022

Le iscrizioni alla XXXV edizione del Premio Calvino si sono chiuse il 21 ottobre 2021. In luglio si apriranno le iscrizioni per la XXXVI edizione. 

La giuria della XXXV Edizione

giovedì, 17 Febbraio 2022

Mariolina BERTINI

Laureata in filosofia all’Università di Torino, città dove è nata nel 1947 e dove risiede, e studiosa di letteratura francese, che ha insegnato per molti anni all’Università di Parma. Numerose le sue traduzioni e i suoi studi di classici francesi. Preziose le sue cure dei tre Meridiani dedicati alla Comédie humaine di Balzac e, per Einaudi, della Recherche e del Jean Santeuil proustiani. Ma si è occupata anche di contemporanei, come Modiano, Carrère, Ernaux, e di italiani come Natalia Ginzburg e Calvino. Curiosa anche della narrativa di genere ‒ il noir e il giallo in particolare ‒ e popolare (celebre la sua Apologia di Liala del 1979). Nel 2021 le è stato assegnato il premio Italiques per L’ombra di Vautrin. Proust lettore di Balzac (Carocci, 2019).


Sandro CAMPANI

Nato nel 1974 nell’Appennino tosco-emiliano dove risiede e lavora come designer nel campo della ceramica, nel 2005 ha esordito nella narrativa con il romanzo È dolcissimo non appartenerti più (Playground, 2005). Dopo la raccolta di racconti Nel paese del Magnano (Italic, 2010) e la graphic novel Non ti avevo nemmeno notato (Playground, 2010) insieme a Daniele Coppi, è tornato al romanzo nel 2013 con La terra nera (Rizzoli, 2013), proseguendo nel 2017 con Il giro del miele e tre anni dopo con I passi nel bosco, entrambi pubblicati da Einaudi. Tra i riconoscimenti ottenuti si segnalano il Premio Arturo Loria 2011, sezione racconti, per Nel pase del Magnano e il Premio letterario Castelfiorentino vinto nel 2012 con il racconto Le gambe della Chiara.


Enzo Fileno CARABBA

Nato a Firenze nel 1966, ha fatto studi filosofici e musicali. Ha scritto romanzi, racconti fantastici e noir, sceneggiature radiofoniche, libri per bambini, libretti d’opera. Nel 1988 esordisce come poeta. Nel 1991 vince il Premio Calvino con Jacob Pesciolini, pubblicato l’anno dopo da Einaudi. Seguono, sempre per Einaudi, La regola del silenzio (1994) e La foresta finale (1997), i quali compongono, insieme al romanzo d’esordio, un’ideale trilogia fantastica. Nel 2005 appare da Marsilio Pessimi segnali, già uscito nel 2003 in Francia nella Série Noire di Gallimard col titolo Mauvais signes. Nel 2020 ha pubblicato Vite sognate del Vasari (Bompiani). L’ultimo suo titolo è Il digiunatore, appena uscito da Ponte alle Grazie.


Donatella DI PIETRANTONIO

Nata nel 1962 ad Arsita (TE), laureata in odontoiatria ha poi esercitato la professione di dentista pediatrico a Penne (PE). Ha esordito da Elliot nel 2011 con Mia madre è un fiume (Premio Tropea dello stesso anno), ambientato nella terra natale come tutti i romanzi successivi. Nel 2013 appare, sempre da Elliot, Bella mia (poi Einaudi, 2018) con cui ottiene il Premio Brancati 2014. Nel 2017 pubblica per Einaudi L’Arminuta, vincendo il Campiello e il Napoli. Dal romanzo è stato tratto nel 2019 uno spettacolo per il Teatro Stabile d’Abruzzo e nel 2021 un film diretto da Giuseppe Bonito. Del 2020, ancora per Einaudi, è Borgo Sud, seguito de L’Arminuta. Con questo titolo nel 2021 si classifica seconda allo Strega e riceve il Premio letterario Basilicata.


Orazio LABBATE

Classe ’85, è cresciuto a Butera (CL), una laurea in giurisprudenza alla Bocconi, consulente editoriale ed editor, critico letterario per la Lettura del Corriere della Sera. Definito il fondatore del Gotico siciliano, ha pubblicato con Tunué i romanzi Lo Scuru (2014) e Suttaterra (2017), e con Italo Svevo, nel 2021, Spirdu. Sempre nel 2021 è apparso per Perrone Negli States di Stephen King, un saggio narrativo sui romanzi del re dell’horror, ma già nel 2018 per Centauria aveva visto la luce, su un tema avvicinabile, Atlante del mistero e nel 2016 per Il Sole 24 Ore Cultura Piccola enciclopedia dei mostri. Suoi racconti sono stati tradotti da Anne Milano Appel per le riviste letterarie statunitensi PEN America, Guernica e The Shoutflower.

L’avventura dei racconti continua: Oltre il velo del reale 2

venerdì, 11 Febbraio 2022

Torna, e ormai siamo alla quarta edizione, il Call per racconti brevi del Premio Italo Calvino e torna in via eccezionale col medesimo tema dello scorso anno: Oltre il velo del reale.

L’esperienza si è infatti rivelata estremamente fruttuosa nei risultati. Il tema ha sollecitato le fantasie e le intelligenze di molti autori e autrici nelle più diverse direzioni in maniera sorprendente e originale e ci è sembrato che ci fosse ancora molto spazio per cimentarsi con questo tema. D’altronde ciò non meraviglia. I tempi richiedono sguardo acuto per squarciare la patina che offusca la nostra visione delle cose e sensitività per percepire i movimenti tellurici che operano nel profondo.
Lavoreremo in collaborazione con L’Indice, che pubblicherà uno Speciale dove verranno pubblicati i due racconti vincitori insieme a un variegato materiale critico, e col Book Pride di Milano dove si terrà un incontro sul racconto fantastico italiano. E ci vedremo infine, speriamo, al Salone del Libro di Torino per la Premiazione.


Un benvenuto e un augurio a tutti coloro che vorranno entrare nel gioco. Li aspettiamo con l’accoglienza, l’impegno e il rigore di sempre.


4° EDIZIONE
CALL PER AUTORI ESORDIENTI DI NARRATIVA BREVE

(RACCONTI INEDITI)

OLTRE IL VELO DEL REALE 2 

a cura del Premio Italo Calvino
in collaborazione con il Book Pride e L’Indice dei Libri del Mese

Il Premio Italo Calvino, in collaborazione con il Book Pride e L’Indice dei Libri del Mese, indice la quarta edizione del call per racconti brevi.

Il Direttivo del Premio selezionerà i dieci racconti finalisti. Tra questi saranno poi decretati due vincitori. Il primo a cura di una giuria tecnica composta da Andrea Pagliardi (direttore editoriale dell’Indice), Marco Peano (scrittore ed editor), Franco Pezzini (saggista) e Raffaele Riba (scrittore e co-curatore del Book Pride); il secondo votato dal pubblico sul sito dell’Indice. Entrambi i racconti verranno pubblicati in un apposito speciale dedicato al fantastico in uscita con il numero di giugno dell’Indice.

Requisiti di partecipazione

Racconto inedito (non deve essere mai comparso né in forma cartacea né online) di massimo 12.000 battute (spazi inclusi), titolo escluso, a tema “Oltre il velo del reale”.

Ogni genere di fantastico come macchina per vedere è ben accetto: dal perturbante allo strano nella quotidianità, dal fantasy all’horror, dal gotico al distopico all’ucronico, dal fantascientifico all’onirico…

Ogni autore può partecipare con un solo racconto.

L’autore deve essere in possesso dei diritti del racconto con cui intende partecipare.

L’autore non deve aver pubblicato alcuna raccolta autonoma di racconti (ogni altro tipo di pubblicazione è ammesso).

Non è ammessa la partecipazione ad altri concorsi con il racconto presentato al call.

La partecipazione comporta il pagamento di una quota di iscrizione pari a 20 euro da versare entro il 13 marzo. Il pagamento dovrà avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario:

Causale: “Racconti 2022”
IBAN IT 43 U 05018 01000 000011450558
intestato a: Associazione per il Premio Italo Calvino (Banca Etica)

Come partecipare

La prima fase delle selezioni avverrà a partire dall’incipit del racconto.

L’autore dovrà perciò mandare la propria candidatura all’indirizzo iscrizioni@premiocalvino.it con oggetto “RACCONTI INEDITI” indicando nel corpo della mail:

Nome
Cognome
Eventuale pseudonimo
Luogo e data di nascita
Residenza
Recapiti (email e telefono)
Pubblicazioni precedenti

Allegare 1) l’incipit del racconto con cui si intende partecipare (1.500 battute, spazi inclusi) in formato .doc, .odt o .rtf, 2) un documento di identità e 3) la ricevuta del pagamento.

Denominare ogni file a partire dal cognome dell’autore:

ad esempio per un concorrente di nome Paolo Rossi

–> Rossi-incipit-2022
–> Rossi-pagamento-2022
–> Rossi-documento-2022

Le candidature che perverranno al di fuori delle date previste, non conformi al regolamento o non complete dei dati e degli allegati richiesti non saranno prese in carico.

La partecipazione al call implica l’accettazione del presente bando e l’autorizzazione dell’autore a pubblicare il racconto da parte dell’Indice dei Libri del Mese sul giornale e sul sito, e per un’eventuale pubblicazione antologica.

Tempistiche e modalità della selezione

Mandare la propria candidatura a partire dal 28 febbraio ed entro e non oltre il 13 marzo 2022.

Il Direttivo del Premio selezionerà, a suo insindacabile giudizio, trenta incipit e pubblicherà sul sito del Premio (www.premiocalvino.it) la lista dei selezionati in data 31 marzo. Contestualmente verrà richiesto l’invio del racconto completo, da far pervenire non oltre il 4 aprile.

Tra i trenta testi selezionati il Direttivo sceglierà una rosa di dieci racconti finalisti.

I nomi verranno pubblicati sul sito del Premio in data 19 aprile. In tale data compariranno anche sul sito dell’Indice dei Libri del Mese (www.lindiceonline.com), dove sarà possibile votare il proprio racconto preferito fino a sabato 30 aprile.

Premiazione e pubblicazione

A tutti gli autori selezionati verrà offerta la scheda di lettura.

Ai dieci finalisti sarà inoltre offerto un colloquio individuale a cura del Direttivo del Premio.

L’incontro di chiusura, durante il quale verranno annunciati i vincitori di questa edizione del call, si prevede si terrà durante il Salone del Libro di Torino (19-23 maggio), alla presenza dei giurati. Maggiori dettagli saranno forniti appena possibile.

I due racconti vincitori saranno pubblicati in un apposito speciale dedicato al fantastico in uscita con il numero di giugno dell’Indice dei Libri del Mese.

Domande frequenti

Quale genere di racconto è ammesso al call?
Tutto quello che è riconducibile al genere fantastico: fantasy, horror, gotico, distopico, fantascientifico, onirico, perturbante, favola eccetera. Non sono ammessi racconti di genere prettamente giallo o rosa, a meno che non siano declinati in chiave fantastica.

Ho già pubblicato, posso partecipare lo stesso?
Sì. Si possono avere pubblicazioni precedenti di qualsiasi natura, fuorché intere raccolte di racconti a proprio nome. Anche la pubblicazione di singoli racconti (se non si tratta di quello con cui si partecipa al call) in antologie o riviste ed eventuali autopubblicazioni sono ammesse.

Posso partecipare con lo stesso racconto ad altri concorsi?
No. Il racconto con cui si partecipa deve essere totalmente inedito: non deve essere mai stato pubblicato né concorrere ad altre iniziative.

Sono già in concorso al Premio Calvino (35° ed.), posso partecipare anche al call?
Sì. Le due iniziative sono indipendenti l’una dall’altra.

Vorrei partecipare in futuro al Premio Calvino, posso comunque partecipare al call?
Sì. Anche in questo caso, le due iniziative sono indipendenti l’una dall’altra.

Ho già partecipato al call l’anno scorso, posso partecipare di nuovo?
Sì.

Ci sono limiti di età per poter partecipare?
No. Come per il Premio Calvino, non sono previsti limiti di età.

Se l’incipit o il racconto supera le battute massime previste, c’è un margine di tolleranza?
No. Il limite di battute è tassativo, sia per quanto riguarda l’incipit (1.500) sia per quanto riguarda il racconto completo, che non dovrà superare le 12.000 battute complessive (titolo escluso).

È previsto anche un limite minimo di battute?
No.

Il racconto deve avere un titolo?
Sì. Ogni racconto deve avere un suo titolo (le cui battute non rientrano nel conteggio complessivo) e deve essere diverso dal tema (“Oltre il velo del reale”).

PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE E DELLE MENZIONI DELLA XXXIV EDIZIONE

giovedì, 17 Giugno 2021

Comunicato della Giuria

La Giuria decide di assegnare all’unanimità il Premio a Altro nulla da segnalare. Storie di uccelli di Francesca Valente, un testo letterario dalla struttura originale, che mescola documentazione e invenzione in un progetto di notevole consapevolezza. L’opera delinea, con scrittura limpida e elegante e delicata empatia umana i ritratti di chi ha avuto a che fare ‒ matti e non solo ‒ nei primi anni 80 col repartino aperto dell’Ospedale Mauriziano di Torino. A quarant’anni dalla Legge Basaglia una riflessione narrativamente coinvolgente sull’istituzione psichiatrica.

Tre menzioni speciali della Giuria a pari merito vanno poi a L’età delle madri di Vittorio Punzo, a Noi non siamo la risposta di Stefano Mussari e a Rattatata di Alfredo Speranza.

L’età delle madri del giovanissimo Punzo mette in scena con grande freschezza un sedicenne che vuole sentirsi adulto: un borgo medievale, pochi personaggi ben tratteggiati, un tempo presente cristallizzato in una fotografia suggestiva per colori e dettagli gli fanno da contorno.

Noi non siamo la risposta, complesso e stratificato romanzo ricco di suggestioni e personaggi, insieme drammatico e ironico, ci immette, sullo sfondo di una misteriosa Napoli, in una bizzarra clinica dove si curano i disturbi fittizi, muovendosi su un sottile limine psichico.

Rattatata, mosaico di racconti intrecciati dalla prosa tersa e avvolgente, propone l’immagine inedita e varia di una Roma marginale insediata nelle anse del Tevere, cui fa da controcanto una potente e drammatica epica dei ratti che vivono sulle sue rive.

La Giuria:

Mario Baudino
Isabella Camera d’Afflitto
Valeria Della Valle
Giorgio Falco
Alessio Torino

Menzione speciale del Direttivo

Il Direttivo del Premio Italo Calvino assegna una Menzione speciale a La pace sotto gli ulivi di Antonio Galetta, testo ardimentoso che si immette consapevolmente nel quadro della narrativa postmoderna, torcendola in chiave italiana pur nell’ambizione di dare vita a un romanzo-mondo riflesso della globalità odierna. La scrittura è salda e la capacità inventiva sorprendente. Si va dai problemi del linguaggio, della comunicazione, del consenso politico al tema ecologico rappresentato con struggente empatia dal male che ha colpito gli uliveti del Salento, terra d’origine del giovanissimo autore. Un testo forse eccessivo, ma sicuramente un autore talentuoso

Vai alla pagina dei finalisti ->

Il vincitore e le menzioni speciali della XXVII Edizione

martedì, 6 Maggio 2014

Pier Franco Brandimarte

La Giuria decide di assegnare il premio a L’Amalassunta di Pier Franco Brandimarte, un testo in elegante e acrobatico equilibrio tra finzione e saggio, per l’abilità e l’originalità dimostrate − seguendo il trend di scritture che si sono messe sulle tracce di personaggi reali − nel ricostruire, secondo molteplici registri narrativi e con scrittura impeccabile e compatta, la vicenda umana e artistica del pittore Osvaldo Licini compenetrandola, in studiata sinergia, con la vicenda esistenziale del narratore, e per l’ardimento mostrato nel raccontare una storia “ai margini” che ci interroga sulla precarietà della memoria e sulla misteriosa eclissi degli individui dalla storia collettiva.


Menzione della Giuria – L’ultima famiglia felice

Simone Giorgi

Una menzione speciale della Giuria va al lavoro di Simone Giorgi, L’ultima famiglia felice, un romanzo in cui risuona il rumore del presente. L’autore sviluppa con perfezione geometrica la drammaturgia di una famiglia italiana middle class che è insieme un caustico e acribico ritratto delle pratiche educative programmaticamente corrette dei nostri tempi, palesando un’immaginazione cinematografica ed esibendo una scrittura in superficie semplice, dietro cui si cela una mano di chirurgica esattezza. Al centro campeggia la figura di un padre mite, inesorabilmente destinato, nella sua illusa visione delle cose, alla disfatta ideale e sentimentale.


Menzione della Giuria – La Circostanza

Francesco Di Salvia

Una seconda menzione della Giuria va a La circostanza di Francesco Di Salvia per l’ambizione che vi traluce di costruire il grande romanzo italiano. Il giovane autore, venuto dopo ciò che racconta, stupendoci per la sua competenza, traccia un ampio affresco della storia italiana dalla Resistenza all’inizio del nuovo millennio intessendo, con sagacia e fervida immaginazione, storia politica e storia di un’imprenditoria famigliare, personaggi d’invenzione e sorprendenti cammei di “grandi” uomini, in particolare focalizzandosi, attraverso l’inedita e ironica figura di un candido senatore comunista, sulle vicende del PCI e delle sue successive entità metamorfiche.

I segnalati della XXIV Edizione

venerdì, 6 Maggio 2011

  • Lucia FIORENTINO – Carola MIELI (1976), L’ARTE DELLA RIUNIONE
  • Cinzia BONAVITA (1973), IL BARON
  • Massimo Miro PUSCEDDU (1967), BORGO STURA ANTHOLOGY
  • Germano ANTONUCCI (1975), C’È UN UOMO ALLA DERIVA (nello spazio)
  • Francesco DELLEDONNE (1966), LA CASA DELL’UOMO DI LETTERE
  • Roberta FABBRI (1961), ELIOS LA VIA DEL MAGO
  • Riccardo BOZZI (1966), EXIT
  • Maria CARMINATI (1947), FUGANZE
  • Gian Luca BOZZOM MAGRINI (1963), IL GIOCO DELL’ESTATE
  • Remo STUCCHI (1926), LINDOBARDIA
  • Franca MUZIO (1968), LO SCOPRIREMO SOLO SCRIVENDO
  • Irene RONCORONI (1986), NELLE STANZE DEGLI ALTRI
  • Brunella CAPPIELLO (1977), RACCONTI DIVERSI
  • Mirfet PICCOLO (1977), SE NON TORNO NON MI CERCARE
  • Enrico GALIANO (1977), SENZA FORSE
  • Alberto SIMONETTI (1972), IL SESTO UOMO
  • Federico CAVALLI (1960), SUGHERO
  • Riccardo GAZZANIGA (1976), VIENI DA ME
  • Raimondo QUAGLIANA (1960), VITA SUL TETTO E ALTRI SCOMPIGLI