La cecilia
Intervista all’autore e lettura di un brano
Presentazione critica a cura del Premio
La cecilia di Michela Panichi ci immerge nell’età ingrata. In un’estate ischitana la protagonista tredicenne entrerà in un gruppo di coetanei che la scambiano, con il suo corpo ancora acerbo, per un maschio e il suo sguardo si aprirà all’oscurità del sesso e all’ipocrisia delle convenzioni. Resterà in lei un sapore asprigno, nella consapevolezza che il suo nome, Cecilia, collima con quello di un verme anfibio del Sudamerica, insieme maschio e femmina. La natura appare più aperta del mondo umano. Un delicato approccio al tema dell’identità di genere.
Michela Panichi è nata nel 2000 a Napoli dove risiede. Dopo il liceo, ha completato alla Federico II la triennale di Lettere Moderne, per poi passare all’Alma Mater di Bologna, dove ha conseguito recentemente la laurea magistrale in Italianistica. Nel 2020 ha vinto il Campiello Giovani con il racconto Meduse. Un altro suo racconto è comparso sull’antologia Quasi di nascosto, pubblicata nel 2022 da Accento Edizioni. Ha seguito per vari anni Lalineascritta, laboratorio di scrittura creativa sotto la guida di Antonella Cilento.
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