Menzione speciale della Giuria
Il vestito più leggero
Intervista all’autore e lettura di un brano
Presentazione critica a cura del Premio
È la memoria a giocare un ruolo di primo piano ne Il vestito più leggero, un testo che si muove sommessamente in dodici stanze (reali e del ricordo) abitate in momenti diversi della propria vita dalla voce narrante a cui si torna nei dodici giorni ‒ dilatati dal meccanismo della reminiscenza ‒ trascorsi al capezzale della madre, giorni che ne precedono la morte per giungere fino al momento del distacco. Un memoir sul lutto che si distingue per l’efficace costruzione, per la sapiente leggerezza e per la capacità evocativa delle immagini.
Marina Guglielmi è nata a Tunisi nel 1965. Laureata in Lettere moderne alla Sapienza, è oggi docente di Letterature comparate presso l’Università degli Studi di Cagliari. Ha pubblicato varie opere saggistiche, la più recente è Raccontare il manicomio. La macchina narrativa di Basaglia fra parole e immagini (Cesati, 2018). Ha pubblicato testi poetici su varie riviste e ha diretto con Roberto Deidier la rivista di poesia “Trame” (1989-1995). Il vestito più leggero è il suo primo cimento con la scrittura narrativa.
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