Giurie

L’EREDITÁ DEI CORPI di MARCO PORRU

venerdì, 24 Febbraio 2012

Raniero si passò una mano sul petto, trovò un bozzo e lo palpeggiò, poi un altro e fece lo stesso. Le dita scivolarono decise più in basso ma, prima di infilarsi sotto l’elastico dei boxer, tornarono indietro di scatto e palparono ansiose l’area ombelicale. Eccolo il bozzo che avevano sfiorato prima. Ancora un po’ di palpeggi poi tornarono al petto. Uno e due. Poi di nuovo sul bozzo vicino all’ombelico. Tre.
Raniero si drizzò a sedere di scatto, come svegliato da un incubo. Si sfilò di dosso la maglia, la lanciò sul pavimento e chinò la testa verso il petto per scrutarlo. Non c’erano solo i due bubboni che a fatica, col sostegno della psicologa, cercava di accettare come ospiti indesiderati dentro il suo corpo, ma anche un terzo più grande, simile a quello che un anno fa gli era stato asportato dalla gola.
La dottoressa gli aveva detto che era grande quanto una noce di pesca e che, se non glielo avessero tolto, sarebbe potuto morire soffocato. Da allora Raniero percepiva il suo corpo come un terreno che il bastardo aveva invaso di mine antiuomo…
Il bastardo non lo lascerà mai, gli camminerà sempre sotto pelle, pronto a emergere quando lui meno se lo aspetta.

…..

Ora quel nuovo bubbone vicino all’ombelico avrebbe reso ancor più insopportabile l’estate che era alle porte e, più Raniero se lo palpava, più quello sembrava crescere sempre di più: sembrava una pallina da ping pong.
Raniero lo fissava terrorizzato, gli occhi quasi fuori dalle orbite e il viso grondante di sudore. …
Allungò la mano verso il primo cassetto del comò e lo aprì. Prese le forbicine per le unghie e, senza pensarci due volte, se le conficcò nel bubbone. Improvvisamente non aveva più paura, né gli faceva schifo, a dire il vero neppure sentiva dolore. Voleva ad ogni costo stritolare quel maledetto brufolo che lo aveva ingannato. Con rabbia strattonò le forbici dentro la carne, finché zampilli di sangue non gli inondarono l’addome, colando sui fianchi e imbrattando i petali blu che punteggiavano le lenzuola di cotone.