Ed eccoci alle prime acquisizioni estive dei nostri autori della XXXVII edizione, e altro.
Il vincitore Simone Torino col suo Macaco e la menzione speciale della giuria Elisa Menon con il suo Guance bianche e rosse. Elda è salita alle Malghe hanno firmato con Einaudi.
Macaco, operaio agricolo per scelta, conduce una vita fatta di gesti legati al lavoro, di quotidianità, di relazioni amicali nella defilata atmosfera della Val d’Aosta, tra il solito bar, un ristorante e la palestra. Una lingua di grande efficacia, rapida e martellante, trascina immediatamente il lettore nell’universo etico di un ambientalista senza proclami.
Elda, giovane friulana accusata da Radio Londra di essere una spia al soldo dei nazisti, si trovò coinvolta nel drammatico episodio partigiano di Porzûs nel febbraio 1945. Menon con grande pietas ripercorre i suoi ultimi passi: un testo esemplare su come affrontare ferite ancora aperte della nostra storia.
Enrico Fink, menzione speciale del Direttivo, ha firmato con Lindau per il suo Patrilineare, un memoir tra invenzione e ricordo che si inserisce tra struggimento e ironia nel grande alveo della narrativa di recupero della memoria ebraica.
E, infine, l’agguerrita FuoriAsse Edizioni ha messo gli occhi su Giallo buio di Licia Martella (finalista alla XXXVI edizione) per la sua nuova collana di narrativa. Anche qui un tema di grande attualità sviluppato in maniera brillante, con un tocco di suspense: il rapporto tra due donne, una che serve, l’altra abituata a farsi innocentemente servire (le classi non sono morte), sullo sfondo di un matrimonio felice basato sul vuoto.
Auguriamo a questi testi, che abbiamo amato e apprezzato, lunga vita e soprattutto che vengano letti perché non potranno non lasciare traccia.
Mario Marchetti
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