La faglia
Massimo Miro
segnalato XXIV edizione
Goffredo Mezzasalma è un cinquantenne affermato. Ingegnere, vive a Milano, ha una moglie, una figlia, dirige la fabbrica del suocero che vigila sui suoi tentativi di evasioni extraconiugali. Trent’anni fa è arrivato da Torino, con una fuga seguita da rientri a casa sempre frettolosi, per visite in famiglia nel vecchio palazzone popolare, con orrore da parte della consorte snob. Il vero ritorno è quello che Goffredo fa oggi, richiamato dal risveglio improvviso di Jumbo, l’amico in coma dal lontano 1978 a causa di una misteriosa aggressione. Jumbo che per prima cosa ha chiesto di vedere Goffredo Mezzasalma, alias Gomez nelle comuni scorribande metropolitane di fine anni Settanta. Il viaggio e il pensiero di riabbracciare l’amico tornato alla vita dopo 32 anni costringono Goffredo/Gomez alla resa dei conti con un passato pazientemente messo in sordina nei ricordi, con una storia rimossa che si snoda nei giorni e nelle notti di un gruppo di ragazzi sempre al limite dell’illegalità, fra furti, risse e scippi compiuti in un territorio che va dalle estremità suburbane al centro della città storica. Due dimensioni collegate, e al tempo stesso divise, da una strada ferita con un taglio profondo, ostile a ogni tentativo di riparazione: la Faglia. Nei sotterranei di quella storia rimossa è chiusa l’impresa eclatante tentata dalla sgangherata banda: prelevare Aldo Moro da un covo delle Brigate Rosse, e sottrarlo così al suo tragico destino.
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