call racconti 2021

“OLTRE IL VELO DEL REALE” ‒ UN BILANCIO

martedì, 4 Maggio 2021

Il tema del fantastico per il call di racconti brevi 2021 si è rivelato una scelta felice, come abbiamo già scritto il 22 aprile, sia per l’ampia partecipazione sia per l’interesse degli incipit ricevuti e la qualità poi dei racconti completi. Il momento della Premiazione del 29 aprile ha confermato questa impressione ricco com’è stato di suggestioni da parte dei giurati ‒ Silvia Casolari, Loredana Lipperini, Andrea Pagliardi, Franco Pezzini ‒ sulla base dei dieci racconti finalisti che sono stati tutti presentati, com’è tradizione del Premio Calvino. Ci sono stati naturalmente due racconti vincitori, Il volo notturno delle lingue mozzate di Beatrice Salvioni per la Giuria e Amaràvia di Monica Acito per il pubblico, ma tutti i finalisti possedevano qualità per essere apprezzati, avendo già superato una severa selezione. Di particolare rilievo per capire come sono stati valutati prima gli incipit, poi i racconti completi sono state le indicazioni fornite da Franca Cavagnoli a nome del Direttivo; indicazioni che potranno rivelarsi utili anche per altri futuri call visto che l’iniziativa pare risultare molto gradita agli amanti della scrittura: in estrema sintesi, oltre alla pertinenza col tema proposto, alla freschezza stilistica e alla pregnanza del contenuto, di fondamentale importanza sono poi, nel racconto completo, il mantenimento delle promesse e la coerenza con l’incipit.

Aspetto generale da sottolineare nei 36 racconti semifinalisti è la loro notevole libertà creativa, l’aver cercato di evitare i più scontati manierismi e stilemi di genere, pur giustamente avendo spesso ben presenti i riferimenti letterari, filmici, fumettistici, di serie tv ‒ il punto è stato la capacità di rielaborarli e reinserirli in un proprio personale immaginario fantastico. I racconti sono andati nelle direzioni più diverse, spesso sorprendenti, senza lasciarsi troppo accalappiare da un’immediata rispondenza con la situazione pandemica che stiamo vivendo. Certo le angosce dei nostri tempi compaiono, e non potrebbero non comparire, ma, fortunatamente, in maniera sfumata e obliqua. Abbiamo letto racconti sullo sconfinamento nel sovrannaturale, variazioni sul tema del doppio, sul perturbante che affiora nella quotidianità, racconti dove si resiste col paradosso all’incombere della fine, dove si gioca col surreale anche in maniera divertente o nei quali il paesaggio e la natura si fondono con la violenza umana. Riferendoci in particolare ai due testi vincitori ‒ ma non solo ‒, originali e diversi sviluppi ha avuto l’inesausto bacino del femminile, toccato, in una potente atmosfera horror e con efficace simbologia alludente al silenzio pubblico tradizionalmente imposto alle donne, nel Volo notturno delle lingue mozzate; e, invece, con tonalità fiabesche e liricheggianti, in Amàravia, dove si dà voce narrativa al potere infinitamente generativo della donna attraverso la singolare immagine di una donna uccello, insieme amante e portatrice di nuovi inizi di vita. Grazie insomma al contributo di tutti ‒ concorrenti, lettori e giurati ‒ possiamo dirci soddisfatti.

Si segnala infine che sul numero di maggio dell’Indice è uscito uno Speciale, dove, insieme a contributi generali sul Fantastico e a recensioni di testi in tema di varia provenienza culturale, sono pubblicati i due racconti vincitori.

Ed ecco la motivazione della Giuria per il Volo notturno delle lingue mozzate:

La Giuria del Premio “Oltre il velo del reale”, Call per racconti brevi organizzato dal Premio Calvino insieme alla rivista L’Indice e al Mufant di Torino,

preso atto di una generale alta qualità – in termini di originalità di contenuti come di qualità di scrittura – dei testi pervenuti ai giurati,

DECIDE

di assegnare il Premio al racconto IL VOLO NOTTURNO DELLE LINGUE MOZZATE, di Beatrice SALVIONI, per l’intensa, originalissima rivisitazione dei topoi folk horror in una struggente metafora sul tema del silenzio per tanto tempo socialmente subito dalle voci delle donne. Senza compiacimenti sterilmente morbosi, ma con immagini forti ed efficaci, l’apologo gotico rifugge da spunti fin troppo visti nella soluzione (disturbante e insieme poetica) del volo notturno come farfalle delle lingue mozzate alle devianti femminili.

Call per racconti brevi
3° edizione – “Oltre il velo del reale”
I dieci finalisti

lunedì, 12 Aprile 2021

Il call “Oltre il velo del reale” organizzato dal Premio Calvino insieme alla rivista L’Indice e al Mufant di Torino si avvicina alla conclusione. Avremo due racconti vincitori: uno decretato dalla giuria tecnica composta da Silvia Casolari (fondatrice e codirettrice del Mufant), Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica), Andrea Pagliardi (direttore editoriale dell’Indice) e Franco Pezzini (saggista), un altro dal voto dei lettori dell’Indice (è possibile votare dal 13 al 18 aprile sul sito dell’Indice). Entrambi saranno pubblicati su uno speciale dedicato al fantastico che uscirà col numero di maggio della rivista, arricchito da interventi generali sul tema e da un ventaglio di recensioni di testi letterariamente significativi.

La partecipazione è stata ampia: 875 sono stati gli incipit pervenuti. I tempi l’hanno sicuramente favorita: la pandemia ha obbligato al raccoglimento e alla riflessione, e di certo la scrittura è un ottimo strumento di resistenza cui si può ricorrere nell’isolamento. Temi e generi toccati nei racconti, o allusi negli incipit, sono molti e variegati. Volendo sintetizzare, poca fantascienza e anche poco fantasy, molta distopia nelle sue varie declinazioni e diffuso il tentativo di cogliere lo strano, l’inquietante nel mondo che ci circonda non senza qualche sprazzo d’ironia. È emersa poi una particolare attenzione all’ottica infantile sentita come luogo privilegiato della libertà della mente, un’ottica forse più pronta a cogliere l’assurdo del presente e le avvisaglie di ciò che sta cambiando.
Ringraziamo davvero tutti i concorrenti per il loro contributo e per l’impegno profuso nell’esprimere sentimenti, emozioni, speranze e angosce dell’epoca.

I DIECI FINALISTI

  • Monica ACITO (1993), Amaràvia
  • Germano ANTONUCCI (1975), Ma davvero i mangiasbagli sono golosi di geografia?
  • Emanuela COCCO (1973), Nel verde
  • Daniela GINEX (1960), Anime gemelle
  • Alessandro MARANGI (1965), Il modulo
  • Simone MASONI (1980), No tech
  • Margherita PADOVAN (1989), Ona storia briansö
  • Alessia ROSSI (1993), Le pecore vanno dove c’è l’erba
  • Beatrice SALVIONI (1995), Il volo notturno delle lingue mozzate
  • Sergio SESSINI (1959), L’altro

Vi aspettiamo giovedì 29 aprile alle ore 18.30 per la premiazione in diretta sulla nostra pagina Facebook!

Call per racconti brevi
3° edizione – “Oltre il velo del reale”

lunedì, 22 Marzo 2021

Ringraziamo tutti gli 875 partecipanti al nostro terzo call di racconti. Ancora una volta la nostra proposta è stata generosamente accolta. Scrivere con uno sguardo oltre il reale in tempi di pandemia si è dunque rivelata una buona medicina. E adesso attendiamo i racconti completi dei 36 selezionati, sedici più del previsto, visto che tanti ci sono sembrati gli incipit promettenti dei quali siamo curiosi di conoscere il seguito.

Monica ACITO (1993), Amaràvia
Germano ANTONUCCI (1975), Ma davvero i mangiasbagli sono golosi di geografia?
Federico BIANCHESSI TACCIOLI (1956), Yaldabaoth
Marco BONAVIA (1992), Il proteo
Matteo BONFIGLIOLI (1995), L’ultimo giorno
Ignazio CARUSO (1987), L’albero dai petali più pesanti del mondo
Chiara CASARINI (1995), Beghemotto
Simona CASTANOTTO (1974), Gli occhi del gatto
Sara CATACCI (1983), Se un giorno verranno a prenderti
Giovanna CINIERI (1979), Brava Bambina
Emanuela COCCO (1973), Nel verde
Donatella DEL VECCHIO (1979), Titto e la notte
Simona DE MARCHIS (1977), Nulla ti colpirà
David DI MARCO (1975), Sogno d’acqua
Emilio FUGGETTA (1977), Lo stato in cui siamo
Daniela GINEX (1960), Anime gemelle
Mattia GIUSTO ZANON (1994), Il tuffo
Alberto GRILLO (1968), Ettoremajorana tutto attaccato
Federica LEVI (1983), Con i suoi occhi
Alessandro MARANGI (1965), Il modulo
Simone MASONI (1980), No tech
Francesca MOGAVERO (1986), Slash Worker
Giancarlo MOROSINI (1969), Tutte le balle del mondo
Margherita PADOVAN (1989), Ona storia briansö
Danilo PETTINATI (1983), Mappature e strategie
Andrea PIRANI (1963), Mexican Standoff
Damiano PROVENZA (1988), Il sipario sull’argine
Pierniccolò RECCHIA (1985), Lieber stube – Cara stanza
Marina REPETTO (1963), Macchie
Alessia ROSSI (1993), Le pecore vanno dove c’è l’erba
Sonia SALIERI (1961), Biophotons
Beatrice SALVIONI (1995), Il volo notturno delle lingue mozzate
Sergio SESSINI (1959), L’altro
Arturo SPADA (1981), Alfons
Cristina SPECIALE (1974), L’abbraccio
Mariagiulia VOTTA (1979), L’altro bosco

Appuntamento al 12 aprile per conoscere i 10 finalisti!

F.A.Q. – 3° EDIZIONE DEL CALL PER AUTORI ESORDIENTI DI NARRATIVA BREVE

mercoledì, 20 Gennaio 2021

Quale genere di racconto è ammesso al call?

Tutto quello che è riconducibile al genere fantastico: fantasy, horror, gotico, distopico, fantascientifico, onirico, perturbante, favola eccetera. Non sono ammessi racconti di genere prettamente giallo o rosa, a meno che non siano declinati in chiave fantastica.

Ho già pubblicato, posso partecipare lo stesso?

Sì. Si possono avere pubblicazioni precedenti di qualsiasi natura, fuorché intere raccolte di racconti a proprio nome. Anche la pubblicazione di singoli racconti (se non si tratta di quello con cui si partecipa al call) in antologie o riviste ed eventuali autopubblicazioni sono ammesse.

Posso partecipare con lo stesso racconto ad altri concorsi?

No. Il racconto con cui si partecipa deve essere totalmente inedito: non deve essere mai stato pubblicato né concorrere ad altre iniziative.

Sono già in concorso al Premio Calvino (34° ed.), posso partecipare anche al call?

Sì. Le due iniziative sono indipendenti l’una dall’altra.

Ho già partecipato al call l’anno scorso, posso partecipare di nuovo?

Sì.

Ci sono limiti di età per poter partecipare?

No. Come per il Premio Calvino, non sono previsti limiti di età.

Se l’incipit o il racconto supera le battute massime previste, c’è un margine di tolleranza?

No. Il limite di battute è tassativo, sia per quanto riguarda l’incipit (1.500) sia per quanto riguarda il racconto completo, che non dovrà superare le 12.000 battute complessive (titolo escluso).

È previsto anche un limite minimo di battute?

No.

Il racconto deve avere un titolo?

Sì. Ogni racconto deve avere un suo titolo (le cui battute non rientrano nel conteggio complessivo) e deve essere diverso dal tema (“Oltre il velo del reale”).