Ai gentili non vendere armi
Intervista all’autore e lettura di un brano
Una sottile parabola sulla moralità, calata nell’atmosfera inquinata del 1938, al culmine della capacità egemonica del fascismo, l’anno delle leggi razziali a cui tutti si sottomettono in una gara di servitù volontaria prima ancora che diventino operative. Zaccaria, l’armaiolo protagonista, che riversa tutta l’anima nel suo lavoro, per il quale i materiali sono realtà viventi, si ritrova all’improvviso abbandonato da tutti e non capisce il perché.
Michele Frisia (Cremona, 1976) risiede a Novara, dove è stato a capo della squadra omicidi. Con studi di fisica e di giurisprudenza alle spalle, svolge ora l’attività di perito balistico. Ha frequentato le scuole di scrittura Belleville e Raul Montanari. Con La buzzonaglia ha vinto nel 2022 il call “Oltre il velo del reale 2” del Premio Calvino. Suoi racconti sono comparsi su riviste, tra cui “Nazione Indiana” e “Osservatorio Cattedrale”, e due suoi saggi di giallistica sono usciti per Audino. Fa parte della redazione di “Narrandom” e “Spazinclusi”.
Lettura di Eleni Molos
Video di Cristiano Ferreira
Grazie alla Fondazione Giorgio Griffa per l’ospitalità
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