Eccoci alla quinta edizione del Call per racconti brevi del Premio Italo Calvino (il nuovo bando è disponibile qui) e torna sulla via del fantastico: dallo strano al perturbante, dall’allucinato all’onirico, dal seducente al minaccioso, dal surreale al transreale, dall’apocalissi all’utopia, dalla carne ribelle alla carne desiderante, dal “qui e ora” al “non ancora”…, come recita il sottotitolo.
Sono suggestioni per narratori visionari: li invitiamo a creare racconti che siano immagini di una realtà in divenire, che non c’è ancora, ma potrà esserci, o potrebbe esserci, che magari non sarà mai, auspicata o scongiurata, terrorizzante o ammaliante, sogno o incubo, una futurità vicina che riguarderà, o meglio già riguarda, corpi, menti, relazioni, organismi viventi, l’intera materia. Li invitiamo a farsi detective per scoprire nel presente i segni, ad aguzzare gli occhi e i sensi, ad ascoltare gli scricchiolii, a individuare disagi, insofferenze e pulsioni. Li invitiamo a esercitare uno sguardo divergente e ad ascoltare le inquietudini del corpo, a frugare nei fantasmi del passato e a scrutare gli ologrammi dell’avvenire.
Lavoreremo come sempre in collaborazione con L’Indice, che pubblicherà a giugno uno Speciale dove verranno pubblicati i due racconti vincitori insieme a un variegato materiale critico, e col Book Pride di Milano dove si terrà un incontro sul fantastico. Ci vedremo a maggio al Salone del Libro di Torino per la Premiazione.
La speranza è di rinnovare il successo delle precedenti edizioni, rivelatesi fruttuose sia nei risultati narrativi sia nel far emergere talenti che stanno già trovando riconoscimento editoriale.
Mario Marchetti
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