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LA GIURIA DELLA XXVI EDIZIONE

giovedì, 17 Gennaio 2013

L’Associazione per il Premio Italo Calvino è lieta di comunicare i nomi dei Giurati che valuteranno i manoscritti finalisti e decreteranno il vincitore della XXVI edizione:

Irene Bignardi

Maria Teresa Carbone

Matteo Di Gesù

Ernesto Ferrero

Evelina Santangelo

 

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Nuove pagine esordienti

domenica, 13 Gennaio 2013

Matteo De Chiara - Il corridoio delle voci

 

IL CORRIDOIO DELLE VOCI di Matteo De Chiara, edizioni La Vita Felice

autore segnalato dal Comitato di lettura nella XXII Edizione del Premio Calvino

 

Nicoletta Salomon - Non chiedermi niente

 

NON CHIEDERMI NIENTE di Nicoletta Salomon, edizioni Aìsara

autrice finalista nella XVIII Edizione del Premio Calvino

Natale con il Premio Calvino…

martedì, 18 Dicembre 2012

…e con gli esordi dei nostri Finalisti usciti nel 2012! natale partigiano invernonatale dimmi che c'entra l'uovonatale la marcatura della regina natale l'eredità dei corpinatale le sorelle soffici natale thomas jaynatale l'età liricanatale cacciatori di frodo

natale da qui a cent'anni natale malacrianza

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL TEMPO È UN DIO BREVE di MARIAPIA VELADIANO

lunedì, 22 Ottobre 2012

 

 

 

 

 

 

Il tempo è un dio breve
Mariapia Veladiano
Einaudi Stile libero
Vincitrice XXIII edizione

 

Quanto amore serve a salvare un amore?

C’è una donna, si chiama Ildegarda, che ripercorre la sua vita per arrivare al mistero del presente. C’è un amore che finisce e un altro che nasce, da difendere contro l’ombra del male che lo precede, l’ombra di tutti i mali, la morte. Ma la morte può davvero spegnere tutte le luci? Anche quella che ci ha incominciati, e accompagnati, a volte quasi bruciati, poi salvati. Poi salvati. Anche l’amore?

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PARTIGIANO INVERNO di GIACOMO VERRI

venerdì, 19 Ottobre 2012

Partigiano inverno
Giacomo Verri
Nutrimenti edizioni
Finalista XXIV edizione

 

Partigiano Inverno riscrive la Resistenza a settant’anni di distanza, elevandola a paradigma di ogni trauma che spacca il quotidiano, brucia e ferisce. Con un originalissimo stile espressionista, Giacomo Verri declina al presente la colossale esperienza di una lacerazione che ha cambiato la storia degli individui prima che quella scritta sui libri. Tre generazioni a confronto con l’abisso.

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