Croste
Intervista all’autore e lettura di un brano
Presentazione critica a cura del Premio
Una figura femminile inconciliata è al centro di questo testo fondamentalmente analitico dove, per frammenti e frantumi, si traccia un percorso di sempre più radicale estraniazione rispetto al mondo, alle consegne sociali e alle relazioni, a conclusione del quale non resta che un corpo sfatto abitato da ricordi. Una cantina, dove si affastellano gli oggetti che non si possono buttare né tenere fa da correlato oggettivo all’accumulo mnestico. Sfondo una suggestiva Genova, mai citata.
Jessica La Fauci è nata nel 1988 a Genova, dove vive tuttora. Ha frequentato il liceo classico D’Oria e si è laureata in Lettere antiche all’Università di Genova con una tesi dal titolo “Castità inquietante” su Abelardo e la concezione dell’amore nel XII secolo. Svolge attività di correttrice di bozze freelance ed è docente nel master in editoria Masterbook presso la IULM di Milano. Un suo racconto, Il gabbiano giornalista, è stato pubblicato in Bestiario del lavoro 2 (Bradiponauta Edizioni, 2014).
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