Andrea D’Urso
Just a gigolo
e/o
Finalista XXVI edizione
Incentrato sulla figura di Pino, ex atleta che prostituendosi trova l’escamotage per condurre una vita agiata, Just a gigolo si presenta come una successione di tessere in cui vengono tratteggiati gli incontri con le facoltose (ma non sempre) donne che pagano per qualche ora di piacere. La narrazione ci porta a spiare con un accenno di elegante voyeurismo le vite delle sue clienti, che lo vedono come lo strumento per realizzare i loro inconfessati desideri. O magari, semplicemente, il loro inconfessabile desiderio di affetto.
Una scrittura nervosa valorizza perfettamente quest’epica di un eroe dei nostri tempi, un eroe del libero mercato. I ricordi dell’infanzia, innestati con naturalezza ed efficacia lungo tutta la narrazione, contribuiscono poi a donargli spessore psicologico, a rendere coerente la sua figura di algido anaffettivo, incurante di tutto, anche del proprio stesso dolore esistenziale.
C’è tuttavia nel personaggio anche un orgoglio senza arroganza, una sprezzatura nei confronti dell’ovvio che lo rende affascinante, pur nel suo ostentato cinismo.
Andrea D’Urso è nato a Roma, dove vive e lavora. Ha scritto racconti e poesie, pubblicati e tradotti in vari paesi. Just a gigolo, finalista al Premio Calvino 2013 con il titolo Nomi, cose e città, è il suo romanzo d’esordio.
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