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Castrum di Serravalle – Un castello di parole

martedì, 20 Settembre 2016

Un vero e proprio festival “Calvino” organizzato a Serravalle per il 25 settembre da Arabella Bertola: saranno presenti tanti vecchi e nuovi amici che hanno preso il volo dal Premio. Ci sarà una folta rappresentanza del gruppo veneto con Antonio G. Bortoluzzi, Alessandro Cinquegrani, Fulvio Ervas, Mariapia Veladiano. Ma ci saranno anche Daniel Di Schüler e Fabio Massimo Franceschelli, esordienti quest’anno sulla carta stampata.

Un-castello-di-parole-25-settembre-Castrum-di-Serravalle

Esordienti nella rete

lunedì, 5 Settembre 2016

Esordienti nella rete - locandina

gli scrittori esordienti e il web

Una giornata di incontri con blogger, docenti, editor, giornalisti, scrittori.

L’esordio nella rete: l’efficacia, il valore e i riconoscimenti.
La funzione critica della rete, la selezione e il sostegno.
La rete, lo scrittore, l’editoria e il pubblico.

Venerdì 23 settembre 2016 – ore 9,30 – 18,00
Toolbox: Via Agostino da Montefeltro 2 – Torino

Bus: 42 (fermata Turati), 4 (fermata Osp. Mauriziano) – Metro: fermata Dante

Le prenotazioni sono chiuse

Scarica la brochure dettagliata qui (in formato pdf)

Scarica il comunicato stampa qui (in formato pdf)

Partecipano:

Matteo B. Bianchi
Benedetta Centovalli
Dario De Cristofaro
Lorenzo Fabbri
Ilva Fabiani
Giovanni Francesio
Tomaso Greco
Sebastiano Iannizzotto
Leonardo Luccone
Alessandro Magno
Francesca Marson
Giulio Mozzi
Davide Orecchio
Alessandra Penna
Valentina Rivetti
Gino Roncaglia
Vanni Santoni
Francesco Sparacino
Stefano Tura
Michele Turazzi
Camilla Valletti

Apre e chiude la giornata Mario Marchetti, Presidente del Premio Italo Calvino

TESTI SEGNALATI DAL COMITATO DI LETTURA − XXIX EDIZIONE

lunedì, 27 Giugno 2016

Maurizio BARUFFALDI (1962), STATION WAGON
per la capacità di sviluppare nello spazio concentrazionario di un abitacolo d’auto un breve ma variegato e intenso incontro tra un uomo e una donna

Arturo BELLUARDO (1962), IL BALLO DEL DEBUTTANTE
per il fresco, divertito e parodistico racconto delle rocambolesche avventure tra Sicilia e quarta sponda di un giovane che si scopre gay durante l’era fascista

Lidia BIANCO (1943), CRONACA BIANCA – Racconti
per la bella e coerente ricostruzione, sul filo della memoria, della scomparsa civiltà contadina della Provincia Granda

Gianluca CASAGRANDE (1973), DA QUEST’ANGOLO DELLA FINESTRA – Racconti
per la visione grottesca e liquamosa di Roma resa con una lingua sporca, densa di un suggestivo lessico corporale

Piergianni CURTI (1943), VIVI E MORTI – Racconti
per la prosa distesa e insieme immaginifica con cui illustra, trascendendo il dato personale, il classico conflitto tra generazioni facendo perno sullo snodo cruciale, per l’Italia, degli anni Cinquanta

Virgilio CASTELLANA (1976), LA FORMAZIONE DI UN SUICIDA – Racconti
per la ricca declinazione, grazie a una copiosa serie di racconti idealmente connessi, del tema della solitudine esistenziale

Lorenzo DELLA FONTE (1960), L’INVASIONE DEGLI SPIRITI
per l’originale rivisitazione in chiave musicale, dagli echi buzzatiani, dell’epica della Grande Guerra

Lucio DI CICCO (1952), IL PRIMO FREDDO
per la polifonica narrazione, non senza scarti lirici e sulla scia di una consolidata tradizione, della vita apparentemente immobile di un paesino abruzzese nel secondo dopoguerra

Annamaria DI MICHELE (1940), IL GIRO DEL VENTO
per la ricchezza di analisi e l’intensità di stile con cui viene dipanata una storia di famiglia attraverso i complessi rapporti tra le varie generazioni di donne

Simona DIMITRI (1981), SQUARCI
per la capacità di tracciare un percorso femminile tra infanzia e età adulta, nel quadro di una famiglia ordinariamente disfunzionale, a partire dai gesti e dai fatti delle quotidianità

Fabio DRAGOTTA (1987), IL BACIO DEL GOLEM
per l’intensità e l’autenticità con cui viene schizzata una drammatica vicenda di abuso domestico che rende il protagonista incapace di amare

Sergio FOSCARINI (1974), PADRE MOSTRO
per la forza con cui affronta il difficile e drammatico percorso verso l’equilibrio psichico e affettivo di un adolescente cui è mancata la figura paterna

Michela FREGONA (1972), QUELLO CHE VERRÀ
per lo sguardo ironico e dolente e lo stile ricco e fluido con cui l’autrice ci conduce allo scoperta dell’odierno mondo della scuola

Francesco FURLAN (1982), VOGLIO CHE MIO PADRE MUOIA
per la flessibilità stilistica e l’originale architettura a due voci – due fratelli polarmente opposti − di un odierno romanzo famigliare

Ciro GAZZOLA (1990), CARTOGRAFIA DELLA SOLITUDINE
per l’aggiornato quadro sociale e valoriale del Nordest che emerge attraverso le storie intrecciate di sei giovani

Luca IORI (1983), 95 MICRORACCONTI – Racconti
per la lingua incisiva e i guizzi surreali con cui spesso questi pezzi in libertà sorprendono il lettore

Claudio LAGOMARSINI (1984), L’INCAUTO ACQUISTO
per la notevole qualità di scrittura con cui affronta una vicenda dai tocchi cospirativi che affonda le sue radici in uno dei tanti misteri italiani, il rapimento e la morte di Aldo Moro

Edoardo MONTENEGRO (1976), DELIRIO POSTINDUSTRIALE
per il lirico rap che dà voce in cento frammenti alla metastasi degenerativa di una metropoli dei nostri tempi

Roberto PERETTO (1946), SILDENEPRO IL FANTASISTA DIALETTICO
per la prosa fiammeggiante di invenzioni e per il lessico sterminato e prezioso della sua accorata invettiva civile ed esistenziale

Stefano PERRICONE (1958), L’AMORE DEL TENENTE BRAUN
per la delicatezza di tocco e l’eleganza espressiva con cui sono intessute due vicende d’amore ambientate in epoche diverse, ma destinate entrambe allo scacco

Marco RINALDI (1948), IO NON VOGLIO BENE A NESSUNO
per la coinvolgente narrazione di una mala educación all’italiana che si svolge nel mito di un machismo d’ordinanza

Carlo RUSSO (1956), COME UN GRANELLO DI SENAPE
per la qualità immaginosa di una storia inattuale ambientata in una Sicilia antropologicamente e psicologicamente riconoscibile

Marinella SAVINO (1965), AMORE IN NERO
per la potenza con cui coinvolge il lettore nella passione incestuosa tra un fratello e una sorella, al di fuori di ogni moralistica riserva

Nicola ZUCCHI (1976), FLAMENCA
per l’originalità della trama e l’atmosfera ‘post’ di un gotico urbano di gusto moderno

 

I vincitori e i menzionati della XXIX Edizione

mercoledì, 25 Maggio 2016

COMUNICATO DELLA GIURIA

 

La Giuria decide di assegnare il Premio ex aequo ai romanzi L’interruttore dei sogni di Elisabetta Pierini e La splendente di Cesare Sinatti.

la giuria della XXIX Edizione

la giuria della XXIX Edizione

 


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I FINALISTI DELLA XXIX EDIZIONE

giovedì, 19 Maggio 2016

I FINALISTI SOTTOPOSTI ALLA GIURIA ESTERNA:

Adil Bellafqih, Baratro

Alessandro Calabrese, T-Trinz

Claudia Cautillo, Il fuoco nudo

Giuseppe Imbrogno, Il perturbante

Elisabetta Pierini, L’interruttore dei sogni

Alessandro Pierozzi, La serrata

Martina Renata Prosperi, Branchia

Eugenio Raspi, Inox

Cesare Sinatti, La splendente

LE DUE SEGNALAZIONI SPECIALI DEL COMITATO DI LETTURA (fuori concorso):

Daniele Antonietti, E Italo Calvino vinse il suo premio

Rocco Civitarese, Miele

 

Le tradizionali segnalazioni del Comitato di lettura verranno pubblicate su questo sito entro la fine di giugno 2016.

Due incontri al Salone del libro

martedì, 3 Maggio 2016

Venerdì 13 maggio 2016 / Ore 15.30 / Spazio Autori

Premio Calvino: una nuova stagione di esordi.
Autori ed editor a confronto.
Intervengono gli autori Daniel Di Schüler (Un’Odissea minuta, Baldini&Castoldi), Fabio Massimo Franceschelli (Italia, Del Vecchio), Yasmin Incretolli (Mescolo tutto, Tunué), Carlo Loforti (Appalermo, Appalermo!, Baldini&Castoldi) e gli editor Corrado Melluso, Vittoria Rosati Tarulli, Vanni Santoni
Conduce: Benedetta Centovalli

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Domenica 15 maggio 2016 / Ore 18.00 / Spazio Incontri

Mariapia Veladiano presenta:

L’ultima famiglia felice (Einaudi Stile Libero, 2016) di Simone Giorgi, menzione speciale alla XXVII edizione del Premio Calvino. Interviene l’autore

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La giuria della XXIX Edizione

martedì, 19 Aprile 2016

Ecco la giuria della XXIX Edizione del Premio Calvino:

Paola Capriolo, author of numerous books translated inmany countPaola CAPRIOLO

Collabora alle pagine culturali del “Corriere della Sera” e svolge attività di traduttrice, soprattutto dei grandi classici di lingua tedesca (Goethe, Kleist, Stifter, Keller Schnitzler, Kafka). Tra le sue opere narrative − tradotte in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti e in Giappone − ricordiamo La grande Eulalia (1988, Premio Berto), Il nocchiero (1989, finalista al Selezione Campiello), Il doppio regno (1991, finalista al Grinzane Cavour), La spettatrice (1995), Una di loro (2001), Qualcosa nella notte (2003) sul mito di Gilgamesh, Una luce nerissima (2005), Caino (2012), Mi ricordo (2015, finalista Viareggio-Rèpaci). Nel 2007 ha dedicato un’appassionata biografia a Maria Callas, la grande diva della lirica.

doppio-regno  maria-callas  mi-ricordo

angelo-guglielmiAngelo GUGLIELMI

Teorico dell’avanguardia, è stato fondatore con Eco e Sanguineti del Gruppo 63, della cui rivista, “Il Verri”, è stato redattore. Dal 1987 al 1994 è stato direttore di Raitre dove ha promosso una serie di trasmissioni innovative del linguaggio televisivo (come Blob, Chi l’ha visto, Un giorno in pretura); dal 2004 al 2009 assessore alla cultura a Bologna nella giunta Cofferati. Fra le sue opere ricordiamo Avanguardia e sperimentalismo (1964), La letteratura del risparmio (1973), Gruppo 63.Critica e teoria con Renato Barilli (2003), Il romanzo e la realtà: cronaca degli ultimi sessant’anni di narrativa italiana (2010), un consuntivo della sua lunga attività di critico che continua a esercitare su “L’Unità” e “Tuttolibri.

avanguardia-e-sperimentalismo   gruppo63   romanzo-e-realta

niva-lorenziniNiva LORENZINI

Ordinaria presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna. Insegna Letteratura italiana contemporanea presso il DAMS e Poesia italiana del ‘900 per la laurea magistrale in Italianistica. E’ animatrice, insieme a Barilli e Pedullà, di RicercaBo, laboratorio di nuove scritture che si tiene ogni anno a Bologna. Cultrice di poesia italiana del Novecento su cui ha scritto numerosi saggi, si è occupata, in particolare di D’Annunzio, Sanguineti e Zanzotto. Per la narrativa, suo particolare interesse è stato Vittorio Tondelli. Opere: Le maschere di felicità. Pratiche di scrittura e travestimento da Leopardi a Gadda (1999), La poesia italiana del Novecento (2005), Dire il silenzio: la poesia di Andrea Zanzotto (2014).

maschere   poesia900   silenzio

christian-raimoChristian RAIMO

 

Giornalista, traduttore e scrittore, insegna Filosofia e Storia presso il Liceo classico “Dante Alighieri” di Roma. Ha collaborato con “Il Manifesto” e “Liberazione”. E’ stato redattore di “Nazione indiana”. Coordina il blog letterario minima&moralia. Ha tradotto per minimum fax Charles Bukowski e David Foster Wallace. Ha esordito nel 2001 con una raccolta di otto racconti, Latte, vincitrice dei Premi Tondelli e Settembrini. Il suo primo romanzo, denso di rimandi filosofici, Il peso della grazia è uscito da Einaudi nel 2012. Nel 2015, affronta il registro comico con Tranquillo prof., la richiamo io. Ha anche scritto un libro per bambini La solita storia di animali? (2006) illustrato dal collettivo Serpe in seno.

latte   il-peso-della-grazia   tranquillo-prof

 

filippo-tuenaFilippo TUENA

Laureato in Storia dell’arte alla Sapienza, ha vissuto fino al 1996 a Roma, sua città natale, curando l’attività antiquaria di famiglia in via Margutta. Si è successivamente trasferito a Milano. Qualcuno l’ha definito un cercatore di storie che poi reinventa nelle sue opere, sempre però a partire dalla memoria e dalla documentazione. I suoi numerosi romanzi hanno vinto altrettanto numerosi premi. Ha esordito con Lo sguardo della paura (Bagutta-Opera Prima 1992). Sono poi seguiti Tutti i sognatori (Grinzane Cavour 1999), Le variazioni Reinach (Bagutta 2006), Ultimo parallelo (Premio Viareggio 2007) e, infine, Memoriali sul caso Schumann (2015). Ma non dimentichiamo il Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante (2010).

le-variazioni-Reinach   ultimo-parallelo   memoriali-sul-caso-schumann