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La premiazione e la giuria della XXXVI edizione

venerdì, 24 Febbraio 2023

La cerimonia di premiazione della XXXVI edizione si terrà martedì 6 giugno alle ore 17.00 presso il Circolo dei lettori (via Bogino 9, Torino).

CARLA BENEDETTI

CARLA BENEDETTI

Professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Pisa, è stata Fellow dell’Italian Academy alla Columbia University, visiting professor a New York, Chicago e Berkeley University. Cofondatrice delle riviste Nazione indiana e Il primo amore, dal 2001 coordina il Cantiere umanistico dell’Antropocene dell’Università di Pisa. Tra i suoi libri: Pasolini contro Calvino: per una letteratura impura (Bollati Boringhieri 1998; riedito nel 2022), che suscitò un acceso dibattito; L’ombra lunga dell’autore. Indagine su una figura cancellata (Feltrinelli, 1999 – Cornell University Press, 2005), Disumane lettere (Laterza, 2011); La letteratura ci salverà dall’estinzione (Einaudi, 2021).

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GIORGIO FONTANA

GIORGIO FONTANA

Nato nel 1981, è laureato in Filosofia. Esordisce con Buoni propositi per l’anno nuovo (Mondadori, 2007), seguito da Babele 56,un’inchiesta sugli immigrati a Milano (Terre di Mezzo, 2008). Il dittico sulla giustizia Per legge superiore e Morte di un uomo felice (Sellerio 2011 e 2014) ottiene svariati premi ed è tradotto in diversi paesi. Collabora poi a un reportage a fumetti sugli slum di Nairobi, Lamiere (Feltrinelli, 2019). Ultimi titoli, la saga Prima di noi (Sellerio, 2020), vincitore dei premi Mondello, Salgari e Bagutta e Il mago di Riga (Sellerio, 2021) dedicato allo scacchista Michail Taľ. Scrive su numerose riviste, sceneggia storie per Topolino e insegna scrittura creativa alle scuole Belleville e Holden.

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Giorgio-Fontana-Il-mago-di-Riga
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GIOVANNI GRECO

GIOVANNI GRECO

Scrittore e drammaturgo, è nato nel 1970 a Roma. Dopo la laurea in Lettere Classiche presso La Sapienza, si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico, dove attualmente insegna recitazione in versi. Esordisce in narrativa con Malacrianza (Nutrimenti, 2011) che vince la XXIV edizione del Calvino e giunge in finale allo Strega e al Viareggio. Nel 2014 esce da Nutrimenti-Feltrinelli L’ultima madre e nel 2019 da Castelvecchi L’evidenza. Ultimo titolo, Bruciare da sola. Una notte di Nadja Mandel’štam con i suoi fantasmi (Ponte alle Grazie, 2022). È autore di regie teatrali e ha curato e tradotto per Feltrinelli l’Antigone di Sofocle, l’Orestea di Eschilo, l’Alcesti di Euripide e la Lisistrata di Aristofane.

Giovanni-Greco-Malacrianza
Giovanni-Greco-Antigone
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ANDREA MORO

ANDREA MORO

Nato a Pavia nel 1962. Borsista Fulbright al MIT di Boston, ha conseguito il dottorato in Linguistica a Padova e il diploma di specializzazione a Ginevra. È stato tra i fondatori dell’Università San Raffaele, associato a Bologna e ora ordinario di Linguistica generale alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia. Studia la relazione tra cervello e sintassi. Tra i suoi libri in italiano, Breve storia del verbo “essere” (Adelphi, 2010), Le lingue impossibili (Raffaello Cortina, 2017) e il dialogo con Noam Chomsky, I segreti delle parole (La nave di Teseo, 2022). Il suo primo romanzo, Il segreto di Pietramala (La nave di Teseo, 2018), giallo incentrato su una lingua impossibile, ha vinto il premio Flaiano nel 2018.

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Andrea-Moro-Il-Segreto-di-Pietramala
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NICOLETTA VALLORANI

NICOLETTA VALLORANI

Nata nel 1959, insegna Letteratura inglese alla Statale di Milano, occupandosi in particolare di studi postcoloniali. Ha scritto opere di fantascienza, noir e per bambini, esordendo con Il cuore finto di DR (Mondadori, 1993), vincitore del premio Urania. Con Lapponi e criceti (Ambiente, 2010) è stata finalista al Bagutta. Ha curato il volume di saggi Dissolvenze. Corpi e culture nella contemporaneità (2009, il Saggiatore). Ultimo titolo, Noi siamo campo di Battaglia (Zona 42, 2022). Traduttrice di Kerouac e Jarman, coordina dal 2006 il progetto di cinema Docucity Documentare la città. Codirige la rivista universitaria online Altre Modernità e fa parte della redazione di Le parole e le cose e di Studi Culturali (Il Mulino).

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Nicoletta-Vallorani-Dissolvenze-Corpi-e-culture-nella-contemporaneita
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Visioni divergenti e corpi indisciplinati

lunedì, 23 Gennaio 2023

Eccoci alla quinta edizione del Call per racconti brevi del Premio Italo Calvino (il nuovo bando è disponibile qui) e torna sulla via del fantastico: dallo strano al perturbante, dall’allucinato all’onirico, dal seducente al minaccioso, dal surreale al transreale, dall’apocalissi all’utopia, dalla carne ribelle alla carne desiderante, dal “qui e ora” al “non ancora”…, come recita il sottotitolo.

Sono suggestioni per narratori visionari: li invitiamo a creare racconti che siano immagini di una realtà in divenire, che non c’è ancora, ma potrà esserci, o potrebbe esserci, che magari non sarà mai, auspicata o scongiurata, terrorizzante o ammaliante, sogno o incubo, una futurità vicina che riguarderà, o meglio già riguarda, corpi, menti, relazioni, organismi viventi, l’intera materia. Li invitiamo a farsi detective per scoprire nel presente i segni, ad aguzzare gli occhi e i sensi, ad ascoltare gli scricchiolii, a individuare disagi, insofferenze e pulsioni. Li invitiamo a esercitare uno sguardo divergente e ad ascoltare le inquietudini del corpo, a frugare nei fantasmi del passato e a scrutare gli ologrammi dell’avvenire.

Lavoreremo come sempre in collaborazione con L’Indice, che pubblicherà a giugno uno Speciale dove verranno pubblicati i due racconti vincitori insieme a un variegato materiale critico, e col Book Pride di Milano dove si terrà un incontro sul fantastico. Ci vedremo a maggio al Salone del Libro di Torino per la Premiazione.

La speranza è di rinnovare il successo delle precedenti edizioni, rivelatesi fruttuose sia nei risultati narrativi sia nel far emergere talenti che stanno già trovando riconoscimento editoriale.

Mario Marchetti

CALL PER AUTORI ESORDIENTI DI NARRATIVA BREVE

lunedì, 23 Gennaio 2023

5° EDIZIONE
CALL PER AUTORI ESORDIENTI DI NARRATIVA BREVE

(RACCONTI INEDITI)

VISIONI DIVERGENTI E CORPI INDISCIPLINATI
Sulla via del fantastico: dallo strano al perturbante, dall’allucinato all’onirico, dal seducente al minaccioso, dal surreale al transreale, dall’apocalissi all’utopia, dalla carne ribelle alla carne desiderante, dal “qui e ora” al “non ancora”…

a cura del Premio Italo Calvino
in collaborazione con il Book Pride e L’Indice dei Libri del Mese

Il Premio Italo Calvino, in collaborazione con il Book Pride e L’Indice dei Libri del Mese, indice la quinta edizione del call per racconti brevi.

Il Direttivo del Premio selezionerà i dieci racconti finalisti. Tra questi saranno poi decretati due vincitori. Il primo a cura di una giuria tecnica composta da Isabella Ferretti (presidente del Book Pride), Lorenza Ghinelli (scrittrice), Andrea Pagliardi (direttore editoriale dell’Indice) e Franco Pezzini (saggista); il secondo votato dal pubblico sul sito dell’Indice. Entrambi i racconti verranno pubblicati in un apposito speciale dedicato al fantastico in uscita con il numero di giugno dell’Indice.

Requisiti di partecipazione

Racconto inedito (non deve essere mai comparso né in forma cartacea né online) di massimo 12.000 battute (spazi inclusi), titolo escluso, a tema “Visioni divergenti e corpi indisciplinati”.

Sulla via del fantastico: dallo strano al perturbante, dall’allucinato all’onirico, dal seducente al minaccioso, dal surreale al transreale, dall’apocalissi all’utopia, dalla carne ribelle alla carne desiderante, dal “qui e ora” al “non ancora”…

Ogni autore può partecipare con un solo racconto.

L’autore deve essere in possesso dei diritti del racconto con cui intende partecipare.

L’autore non deve aver pubblicato alcuna raccolta autonoma di racconti (ogni altro tipo di pubblicazione è ammesso).

Non è ammessa la partecipazione ad altri concorsi con il racconto presentato al call.

La partecipazione comporta il pagamento di una quota di iscrizione pari a 20 euro da versare entro il 12 marzo. Il pagamento dovrà avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario.
Non sono accettati bonifici istantanei.

Causale: “Racconti 2023”
IBAN IT 43 U 05018 01000 000011450558
intestato a: Associazione per il Premio Italo Calvino (Banca Etica)

Come partecipare

La prima fase delle selezioni avverrà a partire dall’incipit del racconto.

L’autore dovrà perciò mandare la propria candidatura all’indirizzo iscrizioni@premiocalvino.it con oggetto “RACCONTI INEDITI” indicando nel corpo della mail:

Nome
Cognome
Eventuale pseudonimo
Luogo e data di nascita
Residenza
Recapiti (email e telefono)
Pubblicazioni precedenti

Allegare 1) l’incipit del racconto con cui si intende partecipare (1.500 battute, spazi inclusi) in formato .doc, .odt o .rtf, 2) un documento di identità e 3) la ricevuta del pagamento.

Denominare ogni file a partire dal cognome dell’autore:

ad esempio per un concorrente di nome Paolo Rossi

–> Rossi-incipit-2023
–> Rossi-pagamento-2023
–> Rossi-documento-2023

Si consiglia di procedere all’invio dell’incipit con attenzione: una volta inviato non sarà possibile apportare modifiche o sostituzioni.

Le candidature che perverranno al di fuori delle date previste, non conformi al regolamento o non complete dei dati e degli allegati richiesti non saranno prese in carico.

La partecipazione al call implica l’accettazione del presente bando e l’autorizzazione dell’autore a pubblicare il racconto da parte dell’Indice dei Libri del Mese sul giornale e sul sito, e per un’eventuale pubblicazione antologica.

Tempistiche e modalità della selezione

Mandare la propria candidatura a partire dal 27 febbraio ed entro e non oltre il 12 marzo 2023.

Il Direttivo del Premio selezionerà, a suo insindacabile giudizio, trenta incipit e pubblicherà sul sito del Premio (www.premiocalvino.it) la lista dei selezionati in data 30 marzo. Contestualmente verrà richiesto l’invio del racconto completo, da far pervenire non oltre il 3 aprile.

Tra i trenta testi selezionati il Direttivo sceglierà una rosa di dieci racconti finalisti.

I nomi verranno pubblicati sul sito del Premio in data 26 aprile. In tale data compariranno anche sul sito dell’Indice dei Libri del Mese (www.lindiceonline.com), dove sarà possibile votare il proprio racconto preferito fino a giovedì 4 maggio.

Premiazione e pubblicazione

A tutti gli autori selezionati verrà offerta la scheda di lettura.

Ai dieci finalisti sarà inoltre offerto un colloquio individuale a cura del Direttivo del Premio.

L’incontro di chiusura, durante il quale verranno annunciati i vincitori di questa edizione del call, si prevede si terrà durante il Salone del Libro di Torino (18-22 maggio), alla presenza dei giurati. Maggiori dettagli saranno forniti appena possibile.

I due racconti vincitori saranno pubblicati in un apposito speciale dedicato al fantastico in uscita con il numero di giugno dell’Indice dei Libri del Mese.

Domande frequenti

Quale genere di racconto è ammesso al call?
Tutto quello che è riconducibile al genere fantastico: dallo strano al perturbante, dall’allucinato all’onirico, dal seducente al minaccioso, dal surreale al transreale, dall’apocalissi all’utopia, dalla carne ribelle alla carne desiderante, dalla rivolta al desiderio, dal “qui e ora” al “non ancora”…

Ho già pubblicato, posso partecipare lo stesso?
Sì. Si possono avere pubblicazioni precedenti di qualsiasi natura, fuorché intere raccolte di racconti a proprio nome. Anche la pubblicazione di singoli racconti (se non si tratta di quello con cui si partecipa al call) in antologie o riviste ed eventuali autopubblicazioni sono ammesse.

Posso partecipare con lo stesso racconto ad altri concorsi?
No. Il racconto con cui si partecipa deve essere totalmente inedito: non deve essere mai stato pubblicato né concorrere ad altre iniziative.

Sono già in concorso al Premio Calvino (36° ed.), posso partecipare anche al call?
Sì. Le due iniziative sono indipendenti l’una dall’altra.

Vorrei partecipare in futuro al Premio Calvino, posso comunque partecipare al call?
Sì. Anche in questo caso, le due iniziative sono indipendenti l’una dall’altra.

Ho già partecipato al call l’anno scorso, posso partecipare di nuovo?
Sì.

Ci sono limiti di età per poter partecipare?
No. Come per il Premio Calvino, non sono previsti limiti di età.

Se l’incipit o il racconto supera le battute massime previste, c’è un margine di tolleranza?
No. Il limite di battute è tassativo, sia per quanto riguarda l’incipit (1.500) sia per quanto riguarda il racconto completo, che non dovrà superare le 12.000 battute complessive (titolo escluso).

È previsto anche un limite minimo di battute?
No.

Il racconto deve avere un titolo?
Sì. Ogni racconto deve avere un suo titolo (le cui battute non rientrano nel conteggio complessivo) e deve essere diverso dal tema (“Visioni divergenti e corpi indisciplinati”).

OTTO100OTTO

giovedì, 1 Dicembre 2022

Ancora un bel numero di iscritti, 808 (un numero palindromo, una sorta di arabesco algebrico), pur dopo la fine dell’isolamento pandemico, che aveva portato i partecipanti alla ubriacante e angelica cifra di 999 nella XXXIV edizione (2021): fu per noi un enorme impegno oltre che una splendida soddisfazione. Ma all’epoca anche noi ci muovevamo poco e riuscimmo ad affrontare l’impresa senza grosse difficoltà. Come si sa, infatti, ogni manoscritto riceve la sua mercede. E il giudizio che inviamo ci assorbe molte energie (d’altronde è il nostro patto con chi si è affidato a noi): lettura del testo, discussione, elaborazione della scheda, seguita da una revisione e dall’editing; e così il tempo scorre da ottobre, quando si inizia a leggere fino all’invio dei giudizi in piena estate. Colgo l’occasione per dire che, malgrado la nostra cura, non sempre i concorrenti risultano poi soddisfatti (pur se la maggioranza di chi ci scrive bisogna dire che ci ringrazia): anche qui per noi un’ulteriore incombenza, quella di rispondere a tutti… Sembrerebbe un lavoro senza fine, ma lo reputiamo utile e necessario. Cerchiamo di trattare tutti nella maniera più corretta e comprensiva (non ci piace la corriva ironia su un’Italia dove si scrive più di quanto non si legga), ma vorremmo anche che agli autori fosse chiaro che se tutti hanno il sacrosanto diritto di scrivere, una pratica che sicuramente mette in campo le risorse più intime di ciascuno, non sempre il risultato, sotto il profilo letterario e narrativo, è efficace e persuasivo. Ci piacerebbe che i nostri giudizi fossero visti soprattutto come strumenti di analisi sul proprio operato, come un orientamento nel campo della scrittura. Insomma partecipare per avere un riscontro, per essere letti, perché il nostro sforzo, la nostra voce, non cada nel vuoto. Se poi si viene segnalati o si finisce in finale, ben venga naturalmente, ed è anche legittimo ‒ e umano ‒ sperarlo.

Con gli 808 di quest’anno cercheremo di corrispondere al meglio al nostro patto con gli iscritti e in realtà è già due mesi che siamo, come si dice, sul pezzo, pur se la nostra non è certo una meccanica catena di montaggio. Infine auguri a tutti i concorrenti perché il loro cimento con le parole dia buoni frutti e un augurio a noi, di imbatterci, come sempre, in testi che perforino la realtà con una loro grana stilistica, e che ci facciano capire e vedere qualcosa che finora ci era sfuggito.

Mario Marchetti

IL PIACERE DI ESSERE RICONOSCIUTI

mercoledì, 9 Novembre 2022

LE FIRME DEI FINALISTI DELLA XXXV EDIZIONE

Siamo finora a sette titoli acquisiti. Ne mancano ancora tre a cui auguriamo di trovare presto casa. Possiamo dirci soddisfatti. Come sempre si tratta di case editrici piccole e grandi che si distinguono tutte per il valore del catalogo, la ricerca di nuovi talenti e di nuove vie di scrittura.
La settima firma è arrivata a gennaio come auspicio ben augurale per il nuovo anno 2023.

I calcagnanti, il romanzo vincitore di Nicolò Moscatelli, verrà pubblicato da La Nave di Teseo.

Quasi niente sbagliato di Greta Pavan, menzione speciale della Giuria, è stato accolto da Bollati Boringhieri.

Vita e morte di Saro Scordia, pescivendolo di Giorgio Benedetto Scalia, altra menzione speciale, uscirà con Pessime idee.

Tanto poi moriamo di Marianna Crasto con effequ.

Risacca di Francesco Marangi con Polidoro.

La favola racconta che di Rita Siligato con Dalia.

Una bella sorpresa quando arriveranno nelle mani dei lettori che potranno sperimentare anch’essi uno dei più bei piaceri, il piacere del testo. Con qualche guizzo nel possibile.

E a gennaio 2023:

Croste di Jessica La Fauci con Agenzia Alcatraz.

Ancora 7

giovedì, 8 Settembre 2022

Ed ecco altri sette segnalati frutto di un’ulteriore riflessione a giochi finalmente chiusi. Il Premio lavora anche in piena estate, come ben sanno tutti coloro che nel corso di agosto hanno ricevuto il sospirato giudizio o ancora in questi giorni lo stanno ricevendo. Presto daremo anche notizia dei finalisti e dei segnalati della XXXV edizione che hanno trovato accoglienza nell’editoria.


Alessio Oreste CALIANDRO (1977, RM), Gli Incarnati

    “un testo di ispirazione cronenberghiana dalle travolgenti ed estreme fantasie erotiche in cui sesso e cervello si fondono dando vita a una nuova carne

Lamberto CHIODI (1973, RM), Samogon

     per l’onirica e ironica avventura, tra alcol e inganni, di un folle innamorato della letteratura russa in una primordiale Siberia di neve e di belve

Ludovica DELLA BOSCA (1992, MB), Il viaggio dell’astice

    per la levità con cui un bizzarro viaggio alla liberazione di un astice si trasforma in un viaggio di accettazione del sé omosessuale delle due giovani protagoniste

Valentina DI CATALDO (1986, MI), Dove la carne grida

    per il linguaggio denso di metafore evocative con cui ci si schiude di fronte il paesaggio umano e naturale di una Sardegna archetipica: un’originale variazione su un tema classico

Sebastiano MONTESI (1992, MI), W

    per il tocco scanzonato e postmoderno con cui si declinano le eterne dinamiche dei rapporti umani nel filtro perfettamente restituito del mondo del wrestling

Simone Eva Maria SCHMON (1974, DE), Il paese più bello del mondo

    per la fine orchestrazione della ricerca della verità da parte di una bambina in un desolato mondo senza più memoria, una distopia dai tratti carsicamente filosofici ed esistenziali

Gianfranco VERGONI (1964, RM), Il cielo d’erba

    per la delicatezza di una storia d’amore queer in cui l’oggetto del desiderio è sessualmente mutevole: Viola si trasforma in Jérôme e Francesco resta spaesato e affascinato


E adesso alla nuova avventura della XXXVI edizione, per la quale stiamo già ricevendo tanti manoscritti, pronti ancora una volta a immergerci nella lettura.

Mario Marchetti

I segnalati della XXXV edizione (con una nota di saluto)

mercoledì, 3 Agosto 2022

Siamo lavorando per inviare a tutti i 926 concorrenti i giudizi sulle loro opere, una tappa fondamentale della nostra attività che richiede un grande impiego di risorse, ma è il nostro segno distintivo. E puntuali stanno già arrivando ringraziamenti e critiche alle quali come sempre risponderemo. Nel frattempo ci stiamo anche occupando di trovare uno sbocco editoriale ai nostri finalisti: di questo daremo notizia a settembre.    

Oggi compaiono i titoli segnalati dal comitato di lettura del Premio (e non dalla giuria esterna che ha già terminato il suo impegno il 14 giugno decretando vincitore e menzioni tra i dieci manoscritti finalisti). Sono 29. La scelta non è stata facile perché parecchi erano i testi di qualche interesse. Abbiamo mirato alla qualità e alla varietà, dando anche riconoscimento a chi ha lavorato positivamente su testi già presentati e magari anche segnalati in precedenti edizioni. In particolare hanno qui trovato posto due opere scritte in un invidiabile italiano da giovani autori nati in paesi di migrazione come l’Albania e il Pakistan. È bello che anche in Italia si diffonda questo fenomeno già così vivo e vitale in altri paesi europei che significa, da una parte, integrazione e, dall’altra, apertura di orizzonti per gli italiani doc, fatto tanto più significativo in un momento in cui buona parte del mondo politico e dell’opinione pubblica si dimostra restia a quella che sarebbe un’ovvia misura di civiltà come lo ius scholae. C’è poi un testo di straordinario interesse, Nel marsupio della storia, dell’italo-etiope Maria Viarengo, che contribuisce a illuminare il rimosso del nostro passato coloniale. Sorprese che speriamo si facciano in futuro più frequenti.

Auspichiamo che tanti tra i segnalati vengano adocchiati da editori piccoli e grandi e possano così venir messi a portata del pubblico. Un augurio di buona estate a tutti coloro che ci seguono o collaborano con noi: autori, lettori, giurati, editor e editori. In particolare voglio ricordare la nostra più giovane concorrente Anna Peinetti del 2009 e i più anziani, Giuliana Capizzi del 1928 e Luigi Pignaris del 1929: per loro, penso, non ci possa essere miglior augurio se non di continuare a scrivere.

Mario Marchetti

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A GIOCHI CONCLUSI 

venerdì, 15 Luglio 2022

UN RAPIDO BILANCIO DELLA XXXV EDIZIONE

Ce l’abbiamo fatta. Siamo tornati alla tradizione: in presenza e al Circolo dei Lettori. E nel corso della cerimonia di premiazione, sempre secondo tradizione sono stati presentati tutti i testi e gli autori giunti in finale: dieci scelti tra 926 concorrenti, cinque donne e cinque uomini, in perfetta parità pur senza una voluta pianificazione, provenienti dalle varie regioni italiane con una certa prevalenza del nord. Ma tanti altri ci hanno inviato manoscritti pregevoli. I più interessanti saranno segnalati a cura del comitato di lettura; tra questi, particolari per la significatività civile della loro testimonianza: Il marsupio della storia dell’italo-etiopica Maria Viarengo sul nostro passato coloniale e Né di qua né di là del pakistano Saif Ur Rahman sulle nostre pratiche razzializzanti sia pur sotto traccia.

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